
Tre persone sono finite al pronto soccorso di Castel del Piano per avere ingerito bacche e funghi velenosi
CASTEL DEL PIANONotte movimentata al pronto soccorso dell’ospedale di Castel del Piano, dove tra giovedì e ieri si sono verificati tre accessi per sospetta intossicazione alimentare, in tre episodi distinti. In tutti i casi i pazienti sono arrivati con sintomi compatibili con l’ingestione di sostanze tossiche. Fortunatamente, dopo le cure, tutti sono ora fuori pericolo, anche se una donna è stata trasferita d’urgenza all’ospedale di Grosseto per accertamenti più approfonditi. Si tratta di due diverse situazioni familiari. Due dei casi riguardano intossicazioni da funghi: i pazienti, residenti della zona, avevano cucinato funghi raccolti nel bosco, preparandoli arrosto, ma non si trattava di specie commestibili, o comunque non adatte al consumo. I sintomi sono stati chiari e rapidi: vomito, dolori addominali e diarrea. Il terzo caso è stato invece il più grave: una donna ha ingerito, scambiandole per mirtilli, alcune bacche di Belladonna, pianta altamente tossica. Poco dopo ha cominciato a manifestare tremori, secchezza delle fauci e sudorazione anomala. Le sue condizioni hanno reso necessario il trasferimento immediato all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove è stata sottoposta a specifiche terapie disintossicanti. Le sue condizioni sono ora stabili.
A seguito degli episodi, l’Asl Toscana sud est ha diffuso un appello alla prudenza: "Evitate di raccogliere e consumare funghi o bacche se non si è certi della loro commestibilità – spiegano dalla Asl –. I rischi per la salute possono essere gravi. In caso di dubbio, è sempre possibile rivolgersi ai centri micologici dell’azienda sanitaria per un’identificazione corretta dei funghi raccolti". Ogni anno, soprattutto nei mesi estivi e autunnali, non mancano episodi legati a intossicazioni da alimenti naturali, che vengono spesso sottovalutati. Anche frutti all’apparenza innocui, se confusi con altri simili, possono rivelarsi pericolosi. Da qui l’invito a non improvvisare e, in caso di sintomi sospetti dopo l’ingestione, rivolgersi subito al pronto soccorso.
Nicola Ciuffoletti