LUCA FIORUCCI
Cronaca

Nuovo caso di meningite. Ricoverata una ragazza. Subito avviata la profilassi

Trentenne perugina da sabato è al "Santa Maria della Misericordia". L’Azienda sanitaria: "Le condizioni cliniche non destano preoccupazione".

La ragazza è stata ricoverata all’ospedale perugino «Le sue. condizioni non destano preoccupazione»

La ragazza è stata ricoverata all’ospedale perugino «Le sue. condizioni non destano preoccupazione»

Un nuovo caso di meningite a Perugia. Dopo la studentessa 18enne, ricoverata nella scorse settimane, ancora una giovane donna finisce in ospedale. L’allarme è scattato nella serata di sabato 17 maggio. Nello specifico, rileva l’Usl Umbria 1, "alle 23,40, la direzione ospedaliera di Perugia ha notificato al servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Usl Umbria 1 un caso di meningite meningococcica". La paziente, come detto, è una trentenne perugina, attualmente ricoverata, le cui condizioni cliniche, riferisce ancora l’Azienda sanitaria, non destano preoccupazione. Si trova nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.

Di conseguenza alla segnalazione, è scattata immediatamente l’indagine epidemiologica da parte del servizio dell’Azienda sanitaria che ha portato all’individuazione dei contatti stretti dichiarati, ovvero i familiari conviventi e due conoscenti, incontrati nel l’arco di tempo potenzialmente a rischio. Tutte le persone sono state contattate e hanno assunto la profilassi antibiotica. La meningite da meningococco, ricorda la Usl Umbria 1, è una malattia infettiva che viene trasmessa attraverso il contatto aereo stretto da persona a persona, è un germe molto labile al di fuori dell’organismo umano e non è necessaria alcuna sanificazione ambientale.

Come detto, si tratta del secondo caso nell’arco di poco tempo. Alla fine del mese di aprile, era stata ricoverata una studentessa 18enne, anche lei colpita da meningite meningococcica. Infezione per la quale era stato necessario il ricovero della ragazza nel reparto di rianimazione. La sua situazione clinica era, poi, gradualmente andata migliorando nei giorni successivi. Anche in quella occasione, il servizio di Igiene e Sanità aveva ricostruito la catena di possibili contatti nei giorni a più alto rischio contagio. La ragazza, era stato ricostruito, aveva avuto diverse occasioni in cui era stata insieme ad altre persone, dalla palestra alla parrocchia. L’indagine e i successivi trattamenti preventivi avevano scongiurato altre infezioni. Scongiurato il coinvolgimento di un compagno di classe che si era sentito male in concomitanza con la scoperta del caso, ma gli accertamenti successivi avevano scongiurato la meningite.