Arriva "Zeus". Firmato il protocollo per le violenze domestiche

Questura e Coeso stringono il patto promosso dal ministero dell’Interno. Obiettivo aumentare l’efficacia dello strumento dell’ammonimento del questore.

Arriva "Zeus". Firmato il protocollo per le violenze domestiche

Arriva "Zeus". Firmato il protocollo per le violenze domestiche

Si chiama Zeus ed il protocollo siglato tra la Questura ed il Coeso. Zeus, promosso dal Ministero dell’Interno-Direzione Centrale Anticrimine, è già attivo in altre città italiane ed è finalizzato ad aumentare l’efficacia dello strumento dell’ammonimento del Questore, atto amministrativo previsto per le condotte di violenza domestica o agli atti persecutori, che intima all’uomo di interrompere qualsiasi forma di aggressione, anche verbale, e anticipa la tutela della vittima intervenendo sul maltrattante prima che si palesino condotte penalmente rilevanti. Lo strumento mira alla rieducazione degli uomini ammoniti per condotte persecutorie o per atti di violenza domestica attraverso la "presa in carico" degli stessi da parte di un’equipe di lavoro multiprofessionale che propone un percorso di terapia e cure rivolto ai maltrattanti. Il protocollo costituisce uno strumento di collaborazione sinergica che si rivolge all’autore delle violenze, puntando a prevenire la violenza domestica attraverso un percorso di recupero e cura degli autori di questi reati prima che si concretizzino. In particolare i soggetti violenti, che in questa fase non sono stati ancora segnalati all’Autorità Giudiziaria, ma sono stati oggetto dell’ammonimento da parte del Questore, al momento della notifica dell’atto, riceveranno un invito a rivolgersi allo Sportello Sam (Spazio ascolto uomini maltrattanti) del Coeso per seguire volontariamente un percorso gratuito ed anonimo, con la finalità di accompagnare al cambiamento gli autori dei comportamenti violenti per prevenire il compimento fatti più gravi. "L’obiettivo è favorire un cambiamento profondo - ha detto il questore Antonio Mannoni – Il protocollo offre uno strumento volto ad evitare recidive, a responsabilizzare l’uomo e portarlo a riflettere e prendere consapevolezza della gravità dei suoi gesti, attraverso un percorso di aiuto a gestire le emozioni da parte di esperti, in modo da riuscire ad intervenire prima che avvenga un ulteriore episodio di violenza. Il fine di questo intervento è tutelare ulteriormente la donna, affinché non diventi una vittima". Tale strumento, che si affianca ed è complementare agli interventi effettuati a sostegno delle vittime, si è rivelato efficace, essendosi riscontrato un importante calo dovuto all’attività di recupero sugli abusanti.