
La protesta che si è svolta in via Polonia a Grosseto
Grosseto, 31 ottobre 2021 - Per un problema che si risolve, un altro, forse più grande, che si apre. Nella ribattezzata ’casa degli orrori’ in via Polonia dove da tempo era stata denunciata, all’interno di un appartamento di una palazzina che si affaccia anche su viale Europa, la presenza di animali malnutriti oltre a un fetore nauseabondo, una decina di gatti, che tanta preoccupazione avevano destato proprio in relazione alle loro condizioni di salute, sembrano essersi volatilizzati. Spariti. E nessuno sa o vuol dire che fine abbiamo fatto. La scomparsa dei mici sarebbe stata accertata dal ’blitz’ organizzato dal Comune di Grosseto che ieri mattina, dopo aver trovato un accordo con la proprietà dell’immobile, è riuscito a disporre la bonifica dell’appartamento.
«Che fine hanno fatto i gatti?": gli animalisti di Grosseto sono scesi di nuovo sul piede di guerra e vogliono risposte dall’amministrazione comunale. Per essere ancora più incisivi sono tornati a chiedere aiuto a Enrico Rizzi, che già qualche giorno fa si era occupato della cosa.
Rizzi di lavoro fa l’"influencer per i diritti degli animali". Ha 31 anni e da 15 – dice lui – si occupa della questione animalista. Originario di Trapani, ma romano di adozione da una ventina di giorni, è attivo su tutti i principali social-network. Gira in lungo e in largo tutta l’Italia e ogni sua diretta raccoglie migliaia di ’like’ (o altro tipo di interazioni). Non appena ha saputo che la situazione della ’casa degli orrori’ grossetana stava precipitando si è precipitato in Maremma con tutto il suo staff (gli avvocati Andrea Piacentini e Alessio Cugini del Foro di Roma e un cameran col telefono sempre acceso).
È arrivato a Grosseto appena l’ora di pranzo. Si è proiettato nella palazzina di via Polonia ed è salito sul tetto ’armato’ di striscione, megafono e fumogeni. Da lì ha iniziato a inveire contro il Comune e altre autorità locali ree di non essere intervenute nei giorni scorsi per salvare gli animali costretti alla orribile detenzione. Ha gridato con tutte le sue forze: "Diteci che fine hanno fatto i gatti che prima stavano nell’appartamento!". Si è sgolato, ma nessuno ha risposto. Poi ha aggiunto: "Non scendo fino a quando non ci direte dove sono i gatti e che stanno bene".
Sul posto due volanti della Polizia, una Gazzella dei carabinieri, una pattuiglia dei vigili urbani e due squadre dei vigili del fuoco con tanto di autoscala. Sembrava, infatti, fosse necessaria una azione di forza per far desistere l’attivista la cui diretta video su Facebook, nel frattempo, aveva già totalizzato 1600 like. Verso le 16, però, Enrico Rizzi ha ceduto e ha sceso. "Per senso di responsabilità" ha detto. Forse sarà denunciato, forse no. "Vogliamo sapere dove stanno i gatti" ha ripetuto dopo aver firmato i verbali di contestazione della polizia. A seguire la protesta di Enrico Rizzi circa cinquanta persone. Tra queste anche una signora arrivata da Bologna.