L’Amiata Piano Festival presenta ‘Dionisus’, ultimo week end estivo del ventennale. Da domani a domenica, si avvicenderanno sul palco del Forum Bertarelli a Poggi del Sasso (frazione del Comune di Cinigiano) François Frédéric Guy, Maurizio Baglini, Silvia Chiesa, Danilo Rea e Jean-Marc Luisada. Si conclude così una lunga estate di musica, immersa nella magia dei boschi amiatini, con quattro serate davvero straordinarie per un focus sul grande pianismo mondiale. Giovedì si parte con François Frédéric Guy in un programma che riunisce Liszt, Ravel e Beethoven. Venerdì sarà la volta di Danilo Rea che ammanterà di jazz brani di Puccini, Saint-Saëns, Mascagni, Bizet e Verdi, per concludere con Bernstein. Serata speciale sabato con le due anime del festival, Silvia Chiesa al violoncello e Maurizio Baglini al pianoforte, che si esibiranno in un ‘Programme à la carte’, in cui sarà direttamente il pubblico a scegliere la ‘playlist’ della serata, selezionando brani da un’ampia scelta proposta dai due musicisti, che dirigono il festival amiatino. "Uno spericolato ed intensissimo esperimento umano ed artistico – così lo definiscono i due protagonisti della rassegna – già tentato solo qui con grande successo e che davvero rappresenta un unicum nei programmi delle stagioni europee". Si chiude domenica, con il pianoforte di Jean-Marc Luisada che eseguirà brani di Haydn, Chopin e Mozart. Ogni concerto prevede, nell’intervallo, un buffet con le eccellenze gastronomiche del territorio ed i vini della cantina Collemassari Wine Estates. Conclusa quest’ultima tappa estiva della rassegna, l’Amiata Piano Festival a quel punto darà appuntamento a sabato 6 dicembre, per un evento dal clima natalizio, con il Coro di Voci e Mani Bianche "Bonamici" di Pisa, città natale di Baglini, che compie quest’anno 21 anni e che per sottolineare l’importanza della musica nella crescita dell’individuo, dal 2014 ha aggiunto al canto corale un lavoro creativo e scientifico sulle coreografie delle mani che traduce i loro concerti per non udenti. L’evento chiuderà così il ventennale del festival amiatino, diventato nel tempo un vero punto di riferimento per un pubblico sempre più internazionale, capace di trasformare questo piccolo angolo di bosco in un luogo così intimamente legato alla musica.
Riccardo Bruni