Addio al ristorante "La Spiga d’oro" Lo storico locale di via Senese chiude dopo 28 anni di attività

I titolari spiegano la scelta: "Dopo il Covid, ripartire non è stato semplice, compresi gli aumenti delle bollette. Non siamo riusciti, inoltre, a trovare personale che ci aiutasse. E anche questo fattore ha influito".

Addio al ristorante "La Spiga d’oro"  Lo storico locale di via Senese  chiude dopo 28 anni di attività

Addio al ristorante "La Spiga d’oro" Lo storico locale di via Senese chiude dopo 28 anni di attività

di Steven Santamaria

Chiude i battenti lo storico ristorante di Grosseto "La Spiga d’oro", in via Senese. Dopo 28 anni di attività, i titolari Giuliano Santoni e Fabiana Momi, a seguito di un’attenta riflessione, hanno deciso di fare un passo indietro e chiudere il loro ristorante. Ma entrambi, ci tenevano a spiegare le motivazioni di tale scelta. "Si tratta di una decisione importante – spiegano Giuliano Santoni e Fabiana Momi –. Dopo 28 anni passati qui dentro, non è facile voltare pagina. Dopo il Covid, ripartire non è stato semplice, poi i vari aumenti delle bollette hanno pesato. Continuare era quasi impossibile. Non siamo riusciti, inoltre, a trovare personale, che ci aiutasse , e anche questo fattore ha influito. Nell’ultimo periodo, abbiamo avuto semplicemente una persona che veniva, a chiamata, quando avevamo bisogno. Per il resto ce la siamo sempre cavata noi due".

La coppia ha voluto fare dei ringraziamenti: "Volevamo ringraziare, innanzitutto, tutti i dipendenti – continuano – che negli anni hanno fatto parte della nostra squadra. Un ringraziamento speciale va anche a tutti i clienti che ci hanno accompagnato in questo lungo viaggio e che ci conoscono. È giusto omaggiare chi ha portato avanti tutta questa situazione. Inoltre, volevamo ringraziare anche i vari piccoli clienti, che negli anni abbiamo visto crescere".

"Domenica 28 maggio, sarà la nostra ultima sera – continuano –. L’affluenza, in questi anni, è calata molto. Abbiamo venduto il fondo, ma purtroppo non siamo riusciti a cedere l’attività: infatti purtroppo il ristorante cesserà di esistere e questo ci dispiace tanto".

È stato Gabbrielli, delle onoranze funebri, a rilevare il fondo: "Purtroppo si tratta di tutt’altra attività – spiegano –. Avremmo voluto che qualcuno continuasse l’attività però così non è stato. Appena si è presentata questa occasione, abbiamo venduto. Gran parte della nostra vita l’abbiamo passata qui dentro. Prima, qui c’era sempre un ristorante che. successivamente, nel 1996, abbiamo comprato e che abbiamo portato avanti fino a oggi. All’epoca i tempi erano diversi: eravamo in otto a mandare avanti il locale, avevamo tre camerieri e altre tre persone che ci aiutavano in cucina. La maggior parte delle volte chiudevamo alle tre del mattino. Il giro di affluenza era notevole e questa zona era piena di gente che ci permetteva di lavorare bene. Fino al periodo del Covid eravamo aperti anche a pranzo, mentre negli ultimi due anni solo a cena".

"Negli ultimi tempi, abbiamo esaurito anche l’entusiasmo. Abbiamo preso la scelta migliore, andare avanti per inerzia non avrebbe portato a nulla. Siamo contenti del lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni e di aver accontentato molti nostri clienti. Il nostro obiettivo era quello di concludere tutto questo percorso bene e ci siamo riusciti. Ora – concludon Giuliano e Fabianao – ci aspetta un altro capitolo della nostra vita tutto da vivere, lontano dal mondo della ristorazione".