
Hans Nicolussi Caviglia
Sempre più verso una maglia da titolare, con un obiettivo. O forse, una necessità: dare gioco ed equilibrio alla squadra. Pur nella partita più difficile, sotto il profilo tecnico e tattico. Ma per Nicolussi Caviglia non esistono missioni impossibili. Certamente complicate, ma come il neo centrocampista viola sa, anche attraverso la lettura dell’Iliade, anche gli eroi che paiono invincibili hanno il proprio ’tallone d’Achille’. Già, anche una linea mediana del Napoli può essere sorpresa, messa in difficoltà pur avendo tecnica, muscoli e centimetri.
La velocità di pensiero, di idee unite anche alla presenza di compagni di reparto che parlano la tua lingua potrebbe essere una soluzione per giocare la propria partita in modo propositivo e non di contenimento. Certo, il reparto è ancora tutto da scoprire, soprattutto in una partita vera. Perché se da una parte la pausa per le nazionali ha tolto qualche protagonista partito per le rispettive selezioni, dall’altra Pioli ha avuto a disposizione buona parte del reparto centrale della sua Fiorentina.
Sohm rientrerà mercoledì non troppo a ridosso della partita e quindi potrebbe essere lui un candidato a iniziare da subito la partita. Ma al di là di questo, non è stato in gruppo e dunque è più probabile che si possa prevedere l’utilizzo di Mandragora come mezzala a sinistra, mentre Fagioli potrebbe essere quella destra, con Nicolussi Caviglia, appunto, vertice basso del centrocampo a tre, ipotizzato per questa difficile sfida. Il baricentro emozionale, come direbbe Paulo Sousa, del gioco pronto a innescare in verticale gli attaccanti e togliere un po’ di pressione su Fagioli che fino ad oggi è stato quello che ha avuto l’onere maggiore di ’fare gioco’. Ora la possibilità di alimentare la manovra sono maggiori, se si considera poi Pongracic regista aggiunto. Se poi Pioli accarezzasse l’idea di un centrocampo leggero e di talento, le opzione sarebbero maggiori. Ma questo è tutto un altro discorso.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su