Fiorentina, la morte di Mihajlovic. Righetti: "Stava per diventare un giocatore viola"

Il commosso ricordo dello storico segretario del club gigliato: "Era una persona buona, ed esuberante". Il cordoglio della società, lutto al braccio contro il Monaco

Firenze, 16 dicembre 2022 - "Era una persona buona, esuberante, legato alla famiglia e sempre positivo. Non mi sembra vero, una notizia molto triste". Raffaele Righetti, storico segretario della Fiorentina, ricorda con commozione Sinisa Mihajlovic scomparso oggi, venerdì 16 dicembre, a 53 anni dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la leucemia. Il serbo ha sfiorato la maglia viola  da giocatore (Roberto Mancini lo voleva portare a Firenze nella tormentata stagione 2001-02 ) per poi approdare sulla panchina gigliata nel 2010.

"Lo ricordo come una persona attivissima, ogni mattina faceva giri di campo prima di cominciare l'allenamento della squadra", dice Righetti. 

"Era un grande giocatore e per lui ho sempre avuto grande simpatia - continua Righetti, attuale presidente onorario del Museo Fiorentina - e ogni volta che veniva a Firenze con la Lazio, gli chiedevo quando sarebbe venuto a giocare alla Fiorentina, lui rideva e rispondeva che ci sarebbe venuto volentieri".

Nel 2001 Mihajlovic sfiorò davvero la maglia viola con Mancini che lo voleva a tutti i costi: "Mancini riuscì a convincerlo, lui venne anche ad allenarsi a Firenze, ma poi il contratto saltò".

Mihajlovic è stato ricordato anche dalla Fiorentina con un messaggio sui social:  "RIP Sinisa. La Fiorentina piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e si stringe attorno alla famiglia e ai suoi cari".  Per ricordare e commemorare Sinisa Mihajlovic la Fiorentina giocherà con il lutto al braccio l'amichevole in programma domani alle 15 allo stadio Franchi contro il Monaco. Prima della gara verrà anche osservato un minuto di silenzio.

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