
Vincenzo Italiano (Germogli)
Firenze, 4 febbraio 2022 - La cessione di Dusan Vlahovic alla Juventus, l'arrivo di Arthur Cabral come sostituto, lo stato d'animo del presidente Rocco Commisso, la gara contro la Lazio dopo la pausa di due settimane. Tanti argomenti caldi nella vigilia di Fiorentina-Lazio di Vincenzo Italiano. L'allenatore viola ha parlato in conferenza stampa ostentando equilibrio e calma in un momento delicato. Prima di tutto il tema dell'addio di Vlahovic: la cessione del capocannoniere viola porterà dei contraccolpi? Italiano ha subito sgombrato il campo da facili allarmismi: "Questa squadra è convinta del lavoro che sta facendo - ha sottolineato Italiano -. Abbiamo perso un grande compagni di squadra e un grande finalizzatole, ma si va avanti. Il nostro è un gruppo unitissimo. Il gruppo non risentirà (della cessione di Vlahovic ndr)".
Cabral e Piatek per il dopo Vlahovic
Prima Piatek, poi Cabral: il dopo Vlahovic riparte da loro due. Italiano è rimasto sorpreso dell'addio di DA9? "Ero estraneo a questa situazione che andava avanti da tanto tempo e si è conclusa in questo modo - ha detto Italiano -. Ora posso solo cercare di non far rimpiangere chi è andato via. Piatek e Cabral mi danno grandissima fiducia. Daranno tutto per la Fiorentina".
Quale dei due somiglia di più al serbo? Italiano ha le idee chiare: "Per caratteristiche è Cabral il giocatore che assomiglia di più a Vlahovic, perché ama giocare fuori dall'area e legare il gioco. Però abbiamo anche Piatek, un grande uomo d'area di rigore. Diamo tempo a entrambi di inserirsi e di capire il nostro gioco. Abbiamo perso il giocatore che finalizzava, ma ora abbiamo due ragazzi che vogliono mettersi in mostra e mi hanno già dimostrato grande impegno. Chi sarà più veloce nel capire cosa voglio, avrà più chance". Sulla scelta del titolare contro la Lazio, Italiano prende tempo, ma concede qualche indizio: "Piatek non è stato bene, ha fatto con il gruppo solo gli ultimi due allenamenti. Dobbiamo valutare bene".
Lo stato d'animo del presidente Commisso
Lo striscione su Ponte Vecchio, poi le parole che annunciano la necessità di riflettere. Rocco Commisso resta al centro della scena dopo la fine dell'era Vlahovic in viola. Questo il pensiero di Italiano dopo aver sentito personalmente il presidente: "Ho parlato con lui e mi è sembrato come sempre molto disteso. E' vicino alla squadra e ci dà grande carica. Gli ho detto che vogliamo continuare su questa strada. L'ho sentito carico".
Argomento Lazio
Si parla anche di campo e di una partita delicatissima contro la Lazio, avversaria diretta per l'Europa. "Come tutte le partite che arrivano dopo la sosta, anche questa è particolare, con delle incognite enormi - ha avvertito l'allenatore della Fiorentina -. E' un gran bel rebus tornare in campo dopo che si è stati coì tanto fermi. La Lazio è una delle squadre più forti del campionato, sa punirti in qualsiasi momento. Se riuscissimo a vincere, sarebbe tanta roba. Vogliamo ottenere questo".
Le parole di Pradè e il futuro di Italiano
Il direttore sportivo Pradè ha parlato di sintonia con Italiano e di percorso lungo insieme. Il tecnico viola risponde così, parlando anche di futuro: "Sono d'accordo con le parole del direttore, le sposo. Mi trovo benissimo a Firenze e sono felicissimo di lavorare in questo ambiente. Sta crescendo l'intesa con la proprietà e la condivisone è totale, vedremo in futuro come si evolverà la nostra collaborazione"