ROSSELLA CONTE
Firenze

Saldi in Toscana al via: la nostra guida per gli acquisti sicuri

Dal 6 luglio partono le svendite estive: dureranno 60 giorni

Saldi: domani si parte. I negozianti sperano dopo un giugno lento: "Bisogna recuperare"

Saldi: domani si parte. I negozianti sperano dopo un giugno lento: "Bisogna recuperare"

Firenze, 5 luglio 2024 - Mancano poche ore allo start ufficiale dei saldi estivi che partiranno in Toscana domani 6 luglio e dureranno 60 giorni. Secondo Cna Firenze Turismo e Commercio oscillerà tra i 120 e i 130 euro la spesa media dei fiorentini. Secondo Confesercenti Toscana oltre al 55% dei fiorentini che ha già dichiarato l’intenzione di acquistare a sconto, c’è anche un 31% di intervistati che passeggerà tra le vetrine (virtuali o reali) e valuterà in base alle offerte e ai ribassi, e un ulteriore 6% che ancora non ha deciso. Solo il 7% degli intervistati dichiara di non volere fare acquisti per i saldi.  Sempre secondo Confesercenti, le calzature sono il prodotto moda più ricercato, indicato dal 61% degli intervistati: soprattutto sneaker estive, ma anche ballerine, sandali e slingback e scarpe da barca; tra gli scaffali e le vetrine si inseguono quest’anno molto anche le calzature tecniche, in particolare per il running, per il trekking e per il tennis. Seguono – con il 57% delle preferenze – t-shirt e top, in particolare polo e magliette sportive, mentre per le donne si afferma la ricerca di maglie, bluse e top con una riscoperta delle stampe floreali. Al terzo posto, ci sono pantaloni e gonne (44% delle indicazioni): quest’anno l’accento cade sulle ‘gonne midi’, di media lunghezza, ma sono cercati sempre anche shorts e bermuda di denim e leggings, oltre ai classici pantaloni estivi leggeri tipo chino per gli uomini.

Federmoda Confcommercio ha diffuso un vademecum per gli acquisti sicuri. Innazitutto la possibilità di cambiare il capo dopo che è stato comprato viene generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A discrezionalità del negoziante anche la possibilità di far provare o meno i capi di abbigliamento.

Gli articoli proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale e di accettare i pagamenti con carte di credito. Il consiglio numero 1 resta però quello di aprire l'armadio e fare una lista di quello di cui realmente si ha bisogno per evitare spese inutili e di cadere nella trappola dell'acquisto compulsivo che non fa altro che caricare i cassetti di capi e accessori che poi non si usano.