EMANUELE BALDI
Politica

Pagelle: l’opposizione c’è, ma troppi egoismi. (Quasi) tutti promossi: spicca Del Re

Tante battaglie, rilanciate sui social, ma le proposte scarseggiano. FdI e Lista Schmidt più combattivi

L'opposizione in consiglio comunale a Firenze (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

L'opposizione in consiglio comunale a Firenze (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 28 giugno 2025 – Premessa: gli interpreti ci sono, ma della regia non c’è traccia. E per un’opposizione che vuol dar filo da torcere a una giunta dem in una città come Firenze non è cosa da poco. Dalla sinistra radicale alla destra dura e pura, con in mezzo anime variegate, il fronte del no alla giunta Funaro è troppo sfaccettato per riuscire davvero ad avviare un lavoro di contrasto e costruzione efficace e coeso. Almeno fino ad oggi non va oltre un 5,5.

A capo di Fratelli d’Italia c’è la combattiva Angela Sirello. Con lei il frontman Alessandro Draghi, poi Giovanni Gandolfo e Matteo Chelli, questi ultimi tecnicamente molto preparati. FdI fa così opposizione costante e continua su degrado e microcriminalità, forse la più muscolare a Palazzo Vecchio, ma si porta dietro un difetto storico: tante denunce anche azzeccate, ma poche proposte. Un lavoro finora comunque da 6+.

Eike Schmidt con i suoi ’movimentisti’ Massimo Sabatini e l’ex dem Paolo Bambagioni fa un’opposizione assai tecnica. Carte studiate all’infinito e battaglie nelle commissioni consiliari: voto 6+.

La migliore ad oggi resta comunque Cecilia Del Re di Firenze Democratica. Ha visione, specie in chiave urbanistica e di trasporti (sua l’idea del tram al Duomo) e senso pratico insieme, conosce la macchina, gioca di scontro e di sponda ed ha – rispetto al pur bravo e studioso, ma troppo ideologico, Dimitri Palagi (voto 6,5) – più capacità dialogante. Voto 7,5.

Non va invece il leghista Guglielmo Mossuto (4,5). La sua è spesso un’opposizione sopra le righe, verbosamente troppo aggressiva con strizzate d’occhio continue alla platea social di grana grossa. Quella che digita sdegni ma quando poi si vota svanisce. Tantissimo fumo, dell’arrosto non c’è traccia.

Un 6 a Luca Santarelli. E’ ancora da decifrare nella sua azione politica ma comunque coraggioso nel lasciare la maggioranza dopo maldipancia non più celabili.

L’ex sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, quota IV, ha struttura e sa leggere le difficoltà del territorio a partire dagli inghippi del tram e dalle grane del Franchi: in giunta non avrebbe certo sfigurato, anzi. Poche battaglie anche perchè il crinale del futuro campo largo in Regione gli lega le mani, ma mirate e documentate. Le sue doti sono riconosciute anche da diversi dem. Voto 7+.

Un 6+ lo porta a casa anche il forzista Alberto Locchi che ha dalla sua una lunghissima militanza nella Misericordia del Campo di Marte che lo porta ad essere forse il politico più da ’marciapiede’. Quasi tutti voti buoni insomma ma senza gioco di squadra – che non si è visto neanche nell’esposto sui finanziamenti alla sindaca – il fiato resta corto.