Luiss, la ministra Roccella a Nardella: “Fare il martire per avere un po’ di pubblicità è grave”

La ministra della Famiglia in un post su Facebook: “Se provi a usare un’università per lanciare la tua candidatura alle europee con la scusa di presentare un tuo libro, l’università ti sgama e ti rinvia l’evento”

Il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella (Foto ImagoE)

Il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella (Foto ImagoE)

Firenze, 29 marzo 2024 – Ancora polemica sulla presentazione del libro di Nardella alla Luiss. A intervenire questa volta è la stessa ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella in un post su Facebook: “Cercare di assumere il ruolo di martire in questo momento, per avere un po’ di pubblicità, o peggio, per evitare di spiegare che il rischio per la libertà di pensiero e di parola viene da sinistra, è grave. Questi sì sono tentativi da censurare”, sottolinea la ministra.

"La censura - comincia il post della Roccella - non è come la notte in cui tutte le vacche sono nere. La censura è una cosa seria, e quello che sta accadendo in queste settimane nelle università, purtroppo, ce lo dimostra. Quindi, se provi a usare un'università per lanciare la tua candidatura alle europee con la scusa di presentare un tuo libro di due anni fa, l'università ti sgama e ti rinvia l'evento, non puoi cercare di farti passare per vittima di censura. Se poi gridi al bavaglio accusando il governo (che c'entra più o meno come quando si impreca 'governo ladro’ se piove) di aver creato un clima di discriminazione, rischi anche il ridicolo. Il riferimento, assolutamente intenzionale, è al sindaco di Firenze Dario Nardella, che aveva organizzato un dibattito su un suo libro non proprio fresco di stampa in un importante ateneo privato. Avendo il sindaco lanciato in questi giorni la propria candidatura, l'università ha preferito rinviare l'evento a dopo le europee, ma Nardella ha colto l'occasione per gridare alla censura, accusando per di più il governo e la destra di volerlo discriminare. Sarebbe solo un trascurabile esempio di strumentalità politica, se non fosse che in questi giorni negli atenei gli attacchi alla libertà di espressione e le censure ci sono davvero, si ripetono, e creano un clima di violenza e intolleranza, e soprattutto di antisemitismo, pericoloso. Cercare di assumere il ruolo di martire in questo momento, per avere un pò di pubblicità, o peggio, per evitare di spiegare che il rischio per la libertà di pensiero e di parola viene da sinistra, è grave. Questi sì - conclude - sono tentativi da censurare”.

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