Bonus Inps, Bocci si dimette da coordinatore del centrodestra a Firenze

Resta consigliere comunale. "Il mio errore è stato non averlo restituito all'Inps dopo aver dimostrato l'approssimazione di questa legge"

Ubaldo Bocci

Ubaldo Bocci

Firenze, 12 agosto 2020 - A Firenze Ubaldo Bocci si è dimesso dal ruolo di coordinatore del centrodestra in Palazzo Vecchio a seguito delle polemiche sul bonus di 600 euro dell'Inps. Bocci, già candidato a sindaco contro Dario Nardella, resta nella carica di consigliere comunale. «Ho comunicato la mia decisione ai tre capogruppo di Fi, Fdi e Lega di lasciare l'incarico di coordinatore del centrodestra in consiglio comunale - spiega all'Ansa - Sono uomo di centrodestra e poiché mi rendo conto che in questa fase la mia figura è divenuta ingombrante, di ostacolo, ho deciso per lealtà verso la coalizione di lasciare questo ruolo». Bocci ribadisce di aver preso il bonus «per smascherare una legge fatta male» e di averlo destinato «a beneficenza». «Il mio errore - aggiunge - non è stato percepire il bonus e poi darlo in beneficenza, ma ex post, col senno di poi, l'errore è stato non averlo restituito all'Inps dopo aver dimostrato l'approssimazione di questa legge».

«Ho comunicato stamani le mie dimissioni da coordinatore informando i capogruppo del centrodestra - spiega ancora Ubaldo Bocci - non c'è bisogno di un atto formale ora, così come non ce n'era stato bisogno all'inizio, quando venni incaricato dalla coalizione». Il ruolo di coordinatore, di gruppi consiliari, al consiglio comunale di Firenze, non è previsto dallo Statuto comunale né dal regolamento, ma il centrodestra, nel 2019, lo 'inventò' come figura di raccordo per l'attività consiliare fra i gruppi di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia che insieme avevano sostenuto la candidatura a sindaco di Ubaldo Bocci. Lo stesso Bocci venne individuato come naturale interprete di questa funzione. 

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