
Deserto di Accona
Firenze, 17 giugno 2025 – Oggi 17 giugno ricorre la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, istituita dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione sul degrado del suolo e sull’urgenza di frenare fenomeni sempre più legati ai cambiamenti climatici e alle attività umane.
L’Italia, celebre per la straordinaria varietà dei suoi paesaggi, ospita – accanto a spiagge, catene montuose e dolci colline – tre sorprendenti aree desertiche: Accona in Toscana, Capocotta nel Lazio e Piscinas in Sardegna. Ognuna offre scenari spettacolari e un mosaico di biodiversità unica. Il cosiddetto “deserto” di Accona in Toscana, incastonato fra Asciano, Buonconvento e Montalcino nel territorio delle Crete Senesi, deve il suo aspetto lunare all’erosione, alla piovosità scarsa e alla quasi totale assenza di insediamenti umani.
Le sue distese argillose ricordano i set western di Sergio Leone – il “Triello” de Il buono, il brutto e il cattivo in particolare – ma la loro origine risale al Pliocene, quando quest’area era sommersa dal Mar Tirreno: fra 2,5 e 4,5 milioni di anni fa si depositò lo strato di argilla che oggi ne determina la tinta grigio-azzurra. Spostandosi nel Lazio si incontra Capocotta, dove alte dune – ciò che resta di antichi cordoni sabbiosi superiori a dieci metri – testimoniano com’era il litorale romano prima dell’espansione urbanistica. Ben conservata, questa striscia costiera funge da autentico rifugio per numerose specie animali e vegetali, rappresentando uno degli ecosistemi dunali meglio tutelati d’Italia.
In Sardegna, infine, il deserto di Piscinas offre un mare di sabbia amato dal cinema e dalla musica. È qui che Marco Mengoni ha ambientato il videoclip di “Due Vite”, brano vincitore di Sanremo 2023, e che registi e artisti hanno scelto per “Voglio ballare con te” di Baby K, “Adios paranoia” dei Negrita, alcune scene del film Black Stallion (1977) e della serie Fuoco amico TF45 – Eroe per amore con Raoul Bova.Accona, Capocotta e Piscinas non sono soltanto luoghi da cartolina: ricordano quanto il suolo sia fragile e prezioso. In questa giornata di sensibilizzazione globale, i tre deserti italiani diventano simboli tangibili di una sfida che riguarda tutti: proteggere la terra per garantire il futuro.
Maurizio Costanzo