
I protagonisti del talk show del Premio Fair Play Menarini (Giuseppe Cabras/ New Press Photo)
Firenze, 3 luglio 2023 – Con l'atteso talk show "I campioni si raccontano", in piazza della Signoria a Firenze, ha preso il via l’edizione 2023 (la 27esima) del Premio Internazionale Fair Play Menarini. La serata, condotta dal giornalista sportivo Ivan Zazzaroni con grandi ospiti del mondo dello sport: Tommie Smith (campione olimpico nei 200 metri piani alle Olimpiadi 1968); Edwin Moses (due volte campione olimpico e campione del mondo sui 400 ostacoli); Arrigo Sacchi (ex allenatore del Milan stellare ed ex Ct azzurro), e il simbolo della Fiorentina, “l’unico 10”, campione del mondo, Giancarlo Antognoni.
Tommie Smith, diventato famoso per la sua velocità, ma anche per il gesto di protesta contro il razzismo (il pugno guantato di nero verso l’alto) sul podio di Città del Messico 1968 ha ricordato proprio il significato di quel gesto: «Ho sempre vissuto la mia vita con questo momento. Il mio è stato un atto di amore che è andato oltre la stupidità. Non ero lì per odiare nessuno. L’amore risolve i problemi. Il gesto con il mio compagno di squadra Carlos è nato sul podio olimpico. Abbiamo combattuto per i diritti dell'uomo. Dovevamo essere visti perché la gente non ci ascoltava».
Edwin Moses nel suo intervento ha sottolineato che «per quelli di noi che partecipano a sport professionistici, a grandi eventi sportivi, è molto importante che ci sia fair play il più possibile; e che gli atleti partecipino all'insegna del fair play, senza razzismo, senza imbrogli, senza droghe. Sono sempre contento di venire ai Fair Play Awards - ha spiegato -, fin dai primi anni 2000, sono sempre molto contento di venire in Italia in estate, è un periodo dell'anno fantastico, e anche di celebrare altri atleti e altre persone che hanno fatto grandi cose nella vita».
Sia Smith che Moses sottolineano l’importanza dell’istruzione in ogni aspetto della vita, a partire proprio dallo sport.
«Ho dato tanto al calcio, ma sono stato ripagato con emozioni straordinarie» ha detto Arrigo Sacchi. «Ho sempre cercato di vincere attraverso il bel gioco, Cercavo di vincere attraverso il bel gioco, il dominio, l’innovazione, con tutte persone con l’etica del lavoro. Volevo delle persone affidabili. Se pensano di essere arrivati, in quel momento sono finiti. Nel calcio contano tre cose fondamentali: forte motivazione-spirito di squadra-il gioco».
A incarnare il giocatore al servizio della squadra è proprio Antognoni: «Giocavo per la squadra, non ero egoista, ero più bravo a fare assist che non a cercare il gol personale. In questa serata io sono quello che ha vinto meno, ma ho vinto qualcosa che gli altri non hanno vinto: l’affetto dei fiorentini». A chi darebbe un premio per il fair play? «A Biraghi, ha dato l'esempio in quell'occasione di non fare sceneggiate come solitamente si fanno in Serie A, è stato più corretto degli altri» ha detto a proposito dell'episodio relativo alla finale di Conference League tra i viola e il West Ham, in cui Biraghi è rimasto in campo pur colpito da un oggetto lanciato dalle tribune. «Si è comportato molto bene per quell'occasione che si era creata in modo negativo».
«Noi premiamo esclusivamente coloro che sono in grado di raggiungere grandi risultati sportivi rispettando i valori del fair play: sono l'etica, il rispetto dell'avversario e il rispetto delle regole» ha detto Ennio Troiano, membro del board della Fondazione Fair Play Menarini.
«Questi sono valori - ha detto Troiano - sui quali non possiamo fare compromessi, nello sport come nella vita. Questa è la ragione per cui Menarini si impegna in questa attività: non è tanto il mondo dello sport in sé, non è tanto l'impresa sportiva ma è la capacità di fare di questi sportivi un esempio per tutti coloro che si avvicinano allo sport»
Dopo questo avvio pirotecnico con quattro grandi campioni, il Premio continua con tanti altri campioni dello sport. Martedì 4 luglio i premiati saranno accolti a Piazzale Michelangelo per la cena di gala. Mercoledì 5 luglio, invece, il Teatro Romano di Fiesole ospiterà, per la prima volta, la cerimonia di premiazione alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, Ambasciatore del Fair Play Menarini dal 2016.