CATERINA CECCUTI
Cultura e spettacoli

“Parolequotidiane” al Conventino: poesia e fotografia per chi è in viaggio con sé stesso

Mercoledì prossimo alle 18 la raccolta di Alessandra Maria Schlatter debutta a Firenze con una presentazione di Olga Mugnaini, letture e un’esposizione di venti scatti visitabile fino al 29 giugno

Un'immagine del Conventino Caffè Letterario nel corso delle presentazioni

Un'immagine del Conventino Caffè Letterario nel corso delle presentazioni

Firenze, 7 giugno 2025 -Un incontro con la poesia quotidiana. Mercoledì 11 giugno alle 18, il Conventino Caffè Letterario ospita la prima presentazione di “Parolequotidiane – poesie per persone irrisolte”, alla presenza dell’autrice Alessandra Maria Schlatter, presentata dalla giornalista Olga Mugnaini e accompagnata dalle letture di Rosa Canfora. L’evento, a ingresso libero, inaugura contestualmente nella Sala Artusi la mostra dei venti scatti che traducono in immagini i versi della raccolta; l’esposizione resterà aperta dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 19, fino a domenica 29 giugno.

La silloge, fresca di stampa per la collana “I libri di Mompracem”, dà voce a fragilità, resilienza e meraviglia del quotidiano e si rivolge, con tenerezza e ironia, a chi si sente “incompiuto” e tuttavia desideroso di crescere. Il sottotitolo “per persone irrisolte” e la scelta di uno stile diretto ma visionario restituiscono la cifra di una poetessa che raccoglie l’eredità del suo bisnonno, considerando i propri testi «semi al vento, destinati a germogliare in un altro uomo».

Schlatter – fiorentina, diplomata in grafica e illustrazione a Palazzo Spinelli, pronipote del pittore e mistico Carlo Adolfo Schlatter – dal 2009 dirige la Casa Museo dedicata al bisnonno e cura un patrimonio di oltre 350 opere. La scrittura in versi accompagna da sempre il suo lavoro artistico e la sua attività di ricerca sull’eredità familiare.

Le fotografie in mostra, nate in dialogo con venti poesie della raccolta, espandono il percorso emozionale del libro e invitano il pubblico a entrare fisicamente nell’immaginario dell’autrice. Qui la poesia diventa lente d’ingrandimento capace di far risplendere le crepe della vita di tutti i giorni, mentre le immagini raddoppiano lo stupore, portando lo sguardo dove la parola si ferma. L’appuntamento dell’11 giugno inaugura anche un calendario di letture e laboratori che – nelle intenzioni dell’autrice – proseguirà in altri spazi culturali della città, con l’obiettivo di avvicinare nuovi lettori alla “meravigliosa inutilità” della poesia. Caterina Ceccuti