
La vicesindaca Alessia Bettini
Firenze, 1 agosto 2023 - Via libera dal Consiglio comunale alla trasformazione in fondazione di partecipazione per l’associazione Mus.e, che cura la valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici Fiorentini e più in generale della città di Firenze, realizzando progetti culturali. È stata approvata infatti nella seduta odierna una delibera proposta dalla vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini con oggetto proprio questo passaggio. “Fa parte del nostro indirizzo programmatico valorizzare sempre di più la rete museale e questo provvedimento vuole andare assolutamente in questa direzione. – evidenzia la vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini – Questo processo di trasformazione arriva dopo una fase istruttoria articolata e ben fatta che ha visto incontri e approfondimenti, anche nelle commissioni competenti in Consiglio comunale. Il passaggio odierno in Consiglio comunale è determinante in questo percorso. L’assetto individuato garantisce una governance totalmente pubblica e il perseguimento degli indirizzi già stabiliti sulle politiche culturali, per una sempre più efficace valorizzazione della rete museale, ma consente anche di reperire risorse private che possono così integrare al meglio le risorse già investite dal bilancio comunale”. La vicesindaca Bettini ha ricordato alcuni progetti seguiti negli anni da Mus.e tra cui “tutte le attività di mediazione, con stranieri, bambini, nelle Rsa, i tanti progetti culturali, il lavoro importante in collaborazione con ufficio Unesco per la valorizzazione dei cinquecentenari”. “Questo passaggio, una volta finito l’iter anche nei consigli degli altri enti soci, rafforzerà la capacità di portare avanti progetti come quelli citati”, ha concluso Bettini. La trasformazione da associazione in fondazione di partecipazione nasce dall'esigenza di riadattare l’attuale forma giuridica di Mus.e, per poter rafforzare lo sviluppo e la crescita della struttura, rispondere in modo sempre più efficace alle richieste degli associati e nello stesso tempo efficientare i costi a carico del bilancio pubblico. L’adozione del modello della fondazione di partecipazione viene ritenuta la forma giuridica più idonea per raggiungere questi obiettivi, mantenendo la governance pubblica.