Firenze, la presentazione del libro ‘Qualsiasi cosa accada’ da Giunti Odeon

L’11 aprile alle 18,30, insieme all’autore Filippo Boni ci saranno Eugenio Giani, Agnese Pini, Maria Grazia Giuffrida, Maurizio Bigazzi e Fabrizio Bernini

Il libro ‘Qualsiasi cosa accada’ su Fabrizio Bernini

Il libro ‘Qualsiasi cosa accada’ su Fabrizio Bernini

Firenze, 11 aprile 2024 - Il sogno di un imprenditore visionario, la storia della sua famiglia, il potere di una promessa. Racconta tutto questo il libro ‘Qualsiasi cosa accada’ (Aska), che narra la storia struggente di Fabrizio Bernini, pioniere dell’innovazione, che ha un valore universale. L’autore Filippo Boni lo presenterà l’11 aprile alle 18,30 sul palco di GO, Giunti Odeon. L'evento vedrà i saluti di Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana e Confindustria Toscana Centro e Costa, e gli interventi di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Agnese Pini, direttrice di QN, Maria Grazia Giuffrida, presidentessa dell'Istituto degli Innocenti, e Fabrizio Bernini. A moderare l'incontro sarà il giornalista Maurizio Naldini. Seguirà light dinner.

Molto interessante la trama del libro. Una domenica pomeriggio di giugno Fabrizio Bernini, imprenditore visionario e pioniere italiano dell’innovazione, giunto all’apice del suo successo professionale, camminando per le strade del centro di Arezzo, durante una Fiera Antiquaria, ad una bancarella vede un motorino rosso degli anni Sessanta e resta folgorato. Era lo stesso modello di ciclomotore sul quale viaggiava da ragazzo, per le strade sterrate della Valdambra, dopo un’infanzia difficile con i suoi genitori nella casa de La Torre, nel comune di Bucine. La vista di quel motorino lo proietta all’indietro nel tempo e lo spinge a compiere un viaggio introspettivo dentro sé stesso, alla ricerca del senso più autentico dell’esistenza. Così, a bordo di quel vecchio Guzzino, parte alla ricerca dei luoghi della vita dei suoi genitori, riaffronta e ricorda i loro dolori, patiti fin dalla più tenera età. Ada, la mamma, venne abbandonata all’Istituto Degli Innocenti di Firenze: adottata da contadini del borgo di Solata prima e da un mezzadro eremita di Rapale poi, visse un’esistenza piena di ostacoli e di solitudine. Alvaro, il padre, dopo il matrimonio, a causa di una tragedia familiare cadde nel tunnel dell’alcol e finì per trascinare nell’afflizione tutta la famiglia, anche il piccolo Fabrizio, che crebbe tra difficoltà e sofferenze. Come tessere di un mosaico, grazie alla ricostruzione storica ed alla narrazione profonda e struggente di Filippo Boni, uno dopo l’altro i ricordi raccolti in questo libro ricompongono il ritratto e il viaggio di un uomo coraggioso e impavido che nonostante i dolori dell’esistenza ha sempre saputo rialzarsi, ha perseguito il suo sogno e gli obiettivi professionali che si era prefissato fino a divenire uno dei più grandi self-made man della storia della Toscana industriale, sconfiggendo gli spettri che fin dalla sua infanzia rischiavano di rapirlo per sempre.

Ecco allora che la vita di un uomo diventa anche un insegnamento universale, una confessione profonda e autentica, una storia che è una speranza per i giovani e che li spinge a non rinunciare mai ai propri sogni.  Fabrizio Bernini nel 1985 fonda la software house Centro Sistemi Srl e ne guida personalmente lo sviluppo fino alla odierna, innovativa e multi-divisionale (software, healthcare, automation, robotics, green innovation) Zucchetti Centro Sistemi SpA (ZCS) di cui è  presidente e Legale Rappresentante. Sostenitore della cultura dell’innovazione, pioniere dei processi di digitalizzazione per le imprese e il settore sanità della telemedicina, dei sistemi di automazione e tracciabilità  di sostenibilità ambientale, inventore di prodotti rivoluzionari come “Ambrogio” (il robot rasaerba) e “Nemo” (il robot pulisci-piscine), ha lanciato “Azzurro” la linea di inverter fotovoltaici e soluzioni per accumulo di energia, oggi leader di mercato. Tra i tanti premi nazionali ed internazionali ricevuti nell’ambito dell’innovazione, il Premio dei Premi per l’Innovazione (2010 e 2014). Nel 2017 viene nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Mattarella. Oggi è anche Presidente di Confindustria Toscana Sud e Vicepresidente della Banca del Valdarno Credito Cooperativo. 

L’autore del libro, Filippo Boni, si è laureato in Scienze Politiche all'università di  Firenze con una tesi sui massacri nazisti in Toscana. Studioso e ricercatore del Novecento e degli anni di piombo, giornalista, ha pubblicato svariati saggi sulla Resistenza sull'età contemporanea tra cui Gli eroi di via Fani (2018, Fiorino d’oro al Premio Firenze-Europa, Longanesi), L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia (2019, nella cinquina finale dei Premi Acqui Storia e Fiuggi Storia, Longanesi) e Muoio per te (2021, Finalista al Premio Robinson - La Repubblica, Longanesi). I suoi libri sono stati oggetto di trasposizioni teatrali, film-documentari e tema d’esame negli istituti scolastici. Filippo sviluppa costantemente iniziative culturali e segue progetti didattici per la conservazione della memoria insieme a centri di documentazione, enti pubblici, università, scuole ed associazioni. Nel 2018 ha ricevuto il Pegaso d’argento della Regione Toscana.

Maurizio Costanzo 

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