“Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023”, ultima settimana della mostra

C’è tempo fino al 18 febbraio per visitare l’esposizione dedicata al collaboratore di Giorgio Vasari

La mostra “Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023”

La mostra “Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023”

Firenze, 12 febbraio 2024 – Ultima settimana per fare visita a “Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023. Le più strane e belle invenzioni del mondo” in corso al Museo di Palazzo Vecchio di Firenze fino al 18 febbraio 2024. Promossa dal Comune di Firenze – Ufficio Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO e MUS.E, con il supporto del Ministero del Turismo, la direzione scientifica e il coordinamento generale di Carlo Francini e Valentina Zucchi e la curatela di Alessandra Baroni, l’esposizione conta circa ottanta opere tra dipinti, disegni, stampe, libri, arazzi e strumenti e offre un approfondimento inedito sull'artista, che fu il principale e più versatile collaboratore di Giorgio Vasari nella decorazione di Palazzo Vecchio.  

A Firenze Giovanni Stradano fu impegnato per molti anni nella decorazione delle stanze nuove del Palazzo della Signoria - fra cui gli appartamenti dedicati agli Dei terrestri, ovvero i Medici, le stanze di Eleonora di Toledo, lo Studiolo di Francesco I - e della Sala grande, nota come Salone dei Cinquecento, contribuendo a un’opera ricca e complessa con la sua personale cifra stilistica.

Ritrattista, paesaggista e soprattutto disegnatore originale, Stradano fu anche Accademico del Disegno sin dalla fondazione della prestigiosa istituzione voluta da Cosimo I de’ Medici nel 1563. Giorgio Vasari, secondo il quale Stradano ebbe “buon disegno, bonissimi capricci, molta invenzione e buon modo di colorire”, si affidò a lui per molte opere tra cui l’originale dipinto per la Battaglia di Scannagallo, emblema della vittoria di Firenze su Siena, e i celebri arazzi delle Cacce, destinati alla villa di Poggio a Caiano.  

Sei le sezioni allestite lungo il percorso museale, dove le opere della mostra sono poste in dialogo armonioso e proficuo con i dipinti che Stradano stesso eseguì in palazzo, con l’intento di offrire uno sguardo approfondito sulla decorazione che tuttora è possibile apprezzare nelle sale ma anche sulla sua originale modernità creativa, con prestiti importanti dal Musée du Louvre di Parigi, dall’Albertina Museum di Vienna e dal Rijksmuseum di Amsterdam, ma anche dal Museo di San Matteo di Pisa, dall’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, dai Musei Civici di Milano, dalle Gallerie degli Uffizi, dal Museo Nazionale del Bargello, dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, dalla Biblioteca Medicea Laurenziana e altre importanti collezioni pubbliche e private.  

Se un ampio rilievo è dato alle opere nate in seno alla corte fiorentina fino al 1574, a queste si affiancano i dipinti di altre prestigiose committenze e i disegni per stampe calcografiche di interesse scientifico e geografico, a cui Stradano si dedicò con passione nella seconda parte della sua vita, divenendo “pictor celeberrimus” lodato universalmente, anche da Vasari, per le “più strane e belle invenzioni del mondo”.

Fra queste spicca la serie Nova Reperta, dedicata alle invenzioni dell’età moderna che cambiarono la vita dell’umanità – dalla polvere pirica alla stampa a caratteri mobili, dalla coltivazione del baco da seta a quella della canna da zucchero, dalla produzione degli orologi a quella degli occhiali: è questo il cuore dell’ultima sezione della mostra, che pone in dialogo una splendida selezione di disegni e di stampe con un più ampio percorso di ridefinizione delle potenzialità del sapere e dei confini del mondo, entro cui  assume un risalto particolare la scoperta dell’America.  

Eccezionalmente, giovedì 15 febbraio alle 12 - grazie alla collaborazione con l'Istituto Universitario Europeo - sarà possibile accedere a Villa Salviati, rinnovata nella seconda metà del Cinquecento su impulso di Alamanno e Jacopo Salviati, dove è documentata la presenza di Giovanni Stradano. In particolare, la mano del pittore fiammingo è stata rinvenuta da Alessandra Baroni negli affreschi della cappella e sarà la stessa curatrice ad accompagnare il pubblico in visita, permettendo di apprezzarne la cifra stilistica e di approfondire gli aspetti legati a questa committenza. (La partecipazione è gratuita, la prenotazione è obbligatoria.

Appuntamento all'ingresso di via Bolognese, 156).   Infine, in programma anche l’ultimo weekend visite guidate per giovani e adulti il sabato e la domenica alle 15. Per i bambini e le loro famiglie è proposto, la domenica alle 11.45, il laboratorio artistico “Nel segno di Stradano”, grazie a cui avvicinarsi alla tecnica dell’incisione. Per informazioni e prenotazioni [email protected] e 055-2768224. La partecipazione ha un costo di 2,50 € (residenti Città Metropolitana di Firenze) o di 5 € (non residenti Città Metropolitana di Firenze), oltre al biglietto di ingresso del museo. Le stesse proposte sono attive anche per le scuole primarie e secondarie: per informazioni e prenotazioni [email protected] e 055-2616788.

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