REDAZIONE FIRENZE

Fuori dal centro, il viaggio riparte il 25 maggio

Il programma completo

Riparte 'Fuori dal centro'

Riparte 'Fuori dal centro'

Firenze, 20 maggio 2025 – Il progetto Fuori dal centro, curato da Aria Network Culturale e InStabile con Fondazione Cr Firenze nell’ambito del Bando Partecipazione Culturale / Periferie ed erede diretto delle attività di Fuori Centro, continua a portare l'arte del circo contemporaneo e del teatro sociale nelle aree periferiche di Firenze e nei comuni dell’Area Metropolitana di Scandicci, Calenzano, Sesto Fiorentino e Pontassieve. Cuore pulsante dell'iniziativa sono i laboratori di circo sociale rivolti a bambini e famiglie che si sono svolti in primavera e che mirano a valorizzare la diversità degli spazi che saranno poi utilizzati: da teatri a giardini pubblici, fino ai luoghi simbolici delle periferie. La formula ormai consolidata dello "spettacolo sotto casa" ha dimostrato l'importanza di un intervento costante sul territorio, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e fidelizzato.

“Con il bando Partecipazione Culturale, dedicato alle periferie urbane e giunto alla sua 5° edizione, la Fondazione Cr Firenze sostiene progetti che favoriscono l’accesso alla cultura, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze: nello scenario attuale in cui l’accesso ai luoghi della cultura e dello spettacolo è sempre più influenzato da fattori economici e sociali, vogliamo impegnarci per promuovere iniziative che avvicinino le comunità alle arti e alla creatività, offrendo opportunità concrete di crescita e coesione sociale - afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione Cr Firenze -. Il progetto “Fuori dal centro”, realizzato insieme a Aria Network Culturale e InStabile è un esempio di come la cultura possa diventare un’esperienza condivisa, capace di generare consapevolezza, cittadinanza attiva e coesione sociale”.

Il viaggio di Fuori dal centro riparte quindi domenica 25 maggio alle ore 18.00 con La vita se non è un sogno, sai che sia?, uno spettacolo ispirato ai racconti di Lewis Carroll. In scena, la protagonista conduce il pubblico in un mondo visionario e surreale, dove parole, immagini e suoni si rincorrono come in un sogno. Il linguaggio si muove tra teatro d’attore e teatro di figura, intrecciando situazioni paradossali e nonsense che mettono a nudo le contraddizioni del mondo adulto, restituendo un’esperienza poetica, evocativa e profondamente immaginifica