
La Flog è pronta dopo la chiusura causa Covid. Per intere generazioni ha rappresentato il tempio dell’indie-rock
Firenze, 1 maggio 2025 – Cinque anni di digiuno bastano e avanzano: la Flog è pronta a riaprire tra un mesetto i battenti. Eh sì, la cooperativa privata a cui è affidata la gestione e il rilancio del tempio dell’indie-rock fiorentino fa talmente sul serio da aver già calendarizzato più di un mese e mezzo di spettacoli, concerti ed eventi, dai primi di giugno fino (per ora) alla metà di agosto . Il tutto, rigorosamente all’aperto, a ragion veduta.
Niente spoiler, però, i dettagli della programmazione estiva saranno svelati a tempo debito, ancora occorre pazientare un paio di settimane. Ma le anticipazioni già svelano una sorta di ’ritorno alle origini’. La missione della programmazione estiva 2025 della Flog, con musica, cinema e concerti e più iniziative nell’arco della settimana, è quella di richiamare lo spirito guida dell’iconico Auditorium, presentarsi e integrarsi gradualmente ai residenti in zona Poggetto, proponendo una “ribalta che ricalchi il passato e il futuro dell’Auditorium”. Nel dettaglio, la cooperativa sta lavorando su due fronti: il medio breve e il lungo periodo. La stagione estiva di divertimento a colpi di musica è il filone più imminente.
Tra un mesetto chi varcherà la soglia dei cancelli di via Michele Mercati troverà una arena estiva pronta all’uso, un palco modulare e rimovibile per “concerti a basso impatto”, la piscina pienamente a regime, un chioschino bar per il comparto food&drink.
La filosofia sarà quella di “massimizzare” l’integrazione dei due spazi comunicanti: piscina e spettacoli all’aria aperta. Insomma, un piccolo grande passo per la coop, costituita fra i dipendenti ed i pensionati della Leonardo-Finmeccanica, onorando l’eredità dei padri fondatori che nel settembre ’45, tra dirigenti, operai e impiegati delle Officine Galileo, diedero vita all’omonima Fondazione acquistando circa quattro ettari della collina di Montughi.
Il secondo fronte è quello legato a doppio filo alla riqualificazione dell’Auditorium. Ovvero l’asse portante della Flog, inaugurato nel 1972 con tanto di sala da mille occupanti, consacrato definitivamente agli inizi degli anni ’90 con concerti ’rocchettari’ che hanno esaltato intere generazioni. Avanti veloce, neanche il tempo di festeggiare i trent’anni di onorata carriera che il Covid è stata la mannaia imprevista e imprevedibile che ha imposto la chiusura. Fondamentale è stata la sinergia pubblico-privato per il rilancio di un pezzo di città folkloristica da restituire ai fiorentini.
“Questa Direzione si è posta degli obiettivi ben precisi di continuità con la storica vocazione socio culturale - la promessa di inizio 2025 del presidente della cooperativa Flog Gianluca Corsini -. Il percorso sta coinvolgendo importanti realtà che operano in città per presentare al più presto un progetto per restituire la struttura auditorium la sua completa fruibilità”.
La giunta guidata dalla sindaca Sara Funaro, dal canto suo, ha palesato a più riprese la “volontà politica” di collaborare con la cooperativa privata, supportando i vari passaggi (anche tecnici) alla riapertura totale e definitiva: “La Flog ha fatto la storia in città - le parole di Funaro -. C’è la volontà di riaprire sia l’auditorium che gli altri spazi - ha chiarito una volta di più settimane fa-. Dovranno essere fatti una serie di adeguamenti normativi, come l’antincendio. Ma dove prima c’era un grande punto interrogativo, oggi c’è la prospettiva di una riapertura”.
I tempi dell’Auditorium? Ancora incerti, dal momento che c’è la consapevolezza di “ripartire dalle basi”. Di per sé la struttura anni ’70 rappresenta un unicum nel suo genere, in “buone condizioni”. Ma la cooperativa non fa segreto di voler prima studiare le caratteristiche “di pregio” dell’edificio. Ci sono dei progetti su carta, uno di questi è uno studio affidato alla facoltà Unifi di Architettura che curerà la parte dei rilievi fronte sicurezza e anti-sismico. L’orizzonte è puntato a settembre, quando dovrebbe pervenire nelle mani del consiglio della coop l’esito dello studio accademico.
A quel punto sarà più chiaro il dove e come intervenire per riqualificare l’Auditorium. Nel frattempo, alla Flog si (ri)parte con eventi e musica all’aperto.