26 aprile 1478, la Congiura dei Pazzi. E ora spunta un documento inedito

Dopo oltre cinque secoli è stata rinvenuta la lettera-confessione del sicario, che sarà esposta a Firenze all’Archivio di Stato

Congiura dei Pazzi, scoperta la confessione

Congiura dei Pazzi, scoperta la confessione

Firenze, 26 aprile 2023 - Il complotto contro i Medici, signori di Firenze, che prende il nome di ‘Congiura dei Pazzi’ e portò all’assassinio di Giuliano de’ Medici nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, trova il suo epilogo il 26 aprile del 1478, quando la ricca e potente famiglia dei Pazzi, banchieri fiorentini, cercarono di prendere il dominio della città. La congiura non è un fatto che appartiene al passato. Il quadro del complotto ordito nel 1478 per rovesciare il regime mediceo a Firenze, giunto al suo massimo splendore con Lorenzo Il Magnifico, si è arricchito in queste ore di un importante documento inedito rinvenuto dallo storico Marcello Simonetta presso l’Archivio di Stato di Firenze, dove sarà esposto e presentato mercoledì 3 maggio alle 11.30: si tratta della confessione di Antonio Maffei da Volterra, il sicario scelto per assassinare Lorenzo de’ Medici. La confessione seguì all’arresto di Maffei, avvenuto il 3 maggio 1478 presso la Badia fiorentina, dove il volterrano si era rifugiato dopo aver fallito nel tentativo di pugnalare Lorenzo. Maffei ricostruisce dinamiche e antefatti della congiura, svelando le circostanze del suo coinvolgimento, l’incontro a Firenze con i Pazzi, le sue perplessità sulla conduzione caotica dell’impresa e, quindi, il piano per il suo concretizzarsi e la lista delle forze militari messe in campo. Il resto è noto. L’attentato ebbe luogo nel Duomo fiorentino il 26 aprile del 1478: durante la messa dell’ultima domenica di Pasqua, Giuliano fu pugnalato a morte da Francesco de’ Pazzi; Lorenzo invece, ferito leggermente da Maffei, sopravvisse e ordinò una spietata repressione della congiura. Datosi alla fuga, Maffei trovò rifugio presso la Badia fiorentina, dove fu arrestato il 3 maggio, il giorno in cui Machiavelli compiva il suo nono compleanno. Contrariamente a quanto ritenuto fino ad oggi, però, non fu subito giustiziato, ma venne sottoposto a un duro interrogatorio e costretto a redigere la confessione che oggi Simonetta ha riportato alla luce dopo oltre cinque secoli. A ricordare la drammatica giornata dell’attentato, sempre a Firenze oggi alle 17 e 30, Mus.e presenta un evento speciale che intreccia il teatro e la storia: la lettura teatralizzata, all’interno del Museo di Palazzo Vecchio, del documento rinvenuto, a cura di Andrea Verga. Si offre così al pubblico l'occasione di tornare indietro nel tempo, ripercorrendo ragioni e pensieri del suo autore, e a essa si accompagnerà la riflessione dello storico Marcello Simonetta. Nasce oggi Marco Aurelio nato il 26 aprile del 121 dopo Cristo a Roma. È noto per essere stato l’Imperatore filosofo. Ha scritto: “Lo scopo della vita non è essere dalla parte della maggioranza, ma evitare di trovarsi nelle file dei pazzi”. Maurizio Costanzo 

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