
Franco Zeffirelli insieme alla sua adorata Blanche
Roma, 9 febbraio 2020 - E' morta Blanche, una delle due canine Jack Russel che hanno accompagnato, insieme a Dolly, il Maestro Franco Zeffirelli fino all'ultimo secondo della sua vita. Loro due e il Maestro, un'unica entità: con quella faccetta e gli occhi un po' a palloncino, l'aria fiduciosa e coccola. E quel quasi-sorriso da non smettere di guardare, due adorati cani che hanno seguito il Maestro sempre: Blanche che si era ammalata dopo la morte del grande regista, Blanche che soffriva di attacchi di gelosia nei confronti di Dolly, stabilmente sulle ginocchia del Maestro: e lei che non li perdeva d'occhio un attimo.
Due cani pieni di affetto e gratitudine, che non lo hanno mollato mai neppure un minuto e che quando, negli ultimi tempi si era aggravato, correvano come piccoli razzi per andare a fare i loro bisogni o a mangiare per precipitarsi da lui e non lasciarlo solo. Blanche all'improvviso si era trovata un polmone compresso, non respirava più bene: era stata ricoverata due volte, sembrava riprendersi, e invece. Era dolce Blanche, capiva il dolore, al solitudine, la disperazione: bisogna ancora ribadire quanto i cani siano - spesso, e di regola - più umani degli umani?
Docili e con quegli obiettivi così chiari e raggiungibili: il cibo, la ciotola dell'acqua, le carezze, un salto in braccio, un cuscino su cui acciambellarsi in attesa di una parola dolce, di una moina. Blanche con Dolly, con una vita anti-egoista, fatta di movenze così semplici e perciò rivoluzionarie. Fatta di piccole cose: dimostrare affetto, scodinzolare, guardarti come se fossi l'unica persona del mondo. E amarti solo amarti, senza chiedere niente in cambio.
Il figlio del regista, Pippo Zeffirelli, ha detto che resterà fino alla fine del tempo vicino all'adorato Maestro. Blanche che ha migliorato più di una vita, e contribuito, con un croccantino e una carezza a formare donne e uomini migliori: chissà se esiste un paradiso per tutti quelli che si sono amati davvero.