MANUELA PLASTINA
Cronaca

Gualchiere di Remole da rilanciare: "Recupero anche grazie ai privati"

Casini (Iv) al termine del primo sopralluogo "Un passo importante verso una soluzione concreta".

Il sopralluogo alle gualchiere

Il sopralluogo alle gualchiere

Che futuro per le Gualchiere di Remole? L’opificio 300esco in riva d’Arno in terra ripolese, ma di proprietà del Comune di Firenze, attende da decenni di tornare non agli antichi fasti di quando vi si gualcavano le lane della monarchia inglese, ma almeno di uscire dal totale abbandono in cui si trovano. Nel 2020 la soprintendenza aveva chiesto a Palazzo Vecchio un progetto di restauro di questo bene inalienabile (dopo vari tentativi di vendita all’asta andati a vuoto). Si era parlato di realizzarvi un ’Borgo dei Saperi’, centro di alta formazione e ricerca, con l’approvazione della giunta fiorentina di uno studio di fattibilità con 600mila euro stanziati per la messa in sicurezza dei solai interni. Ma niente è stato fatto, per un bene un tempo prezioso che ebbe un ruolo fondamentale nell’economia medievale fiorentina. Fino agli anni ’80 è stato una realtà viva, con tante famiglie che vi vivevano, numerose attività, addirittura una scuola. Oggi resta solo il baluardo del laboratorio artistico dello scultore Piero Gensini. Ora il Comune di Firenze torna a interessarsene: alla presenza del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti, la quinta Commissione di Palazzo Vecchio ha effettuato un sopralluogo con gli assessori fiorentini Giovanni Bettarini e Dario Danti, nonché il dirigente Belle Arti Giorgio Caselli.

A fare da guida, il consigliere comunale a Firenze di Iv Francesco Casini, che ben conosce questa realtà dopo 10 anni da sindaco di Bagno a Ripoli. "Lo scorso novembre – ricorda - avevo sollecitato un approfondimento sul futuro di questo straordinario patrimonio, per un progetto di recupero e valorizzazione. Questo primo sopralluogo segna un passo importante: Firenze e Bagno a Ripoli ricomincino un percorso condiviso verso una soluzione sostenibile e concreta che possa aprirsi anche al contributo di soggetti privati". Condivide il sindaco ripolese Pignotti, contento "che si riaccendano i riflettori sull’opificio, ma ora bisogna iniziare ad agire a lavorare insieme per dare un futuro a questo luogo".