Weco, leader italiana della crescita

Premio nazionale a un’azienda a gestione familiare nata nel 2015, per un aumento di fatturato del 433%

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Scarperia (Firenze), 24 novembre 2022 - Su un’isoletta africana, davanti a Zanzibar, hanno visto la luce elettrica per la prima volta nella loro storia solo poco tempo fa. Grazie a un’azienda mugellana e alle sue batterie al litio. E’ la WeCo di Scarperia e San Piero, che secondo un’indagine di Statista-Sole 24 Ore, si è classificata prima nel ranking "Leader della crescita 2023". In un triennio l’azienda mugellana è cresciuta infatti del 433%, e in un anno, dal 2021 al 2022 è passata da un fatturato di 63 milioni, a 210 milioni di euro. Non è una multinazionale, ma un’azienda familiare, nata a Scarperia, dall’idea di Marco Aiazzi, un passato come direttore dell’Acqua Panna e poi con varie esperienze imprenditoriali.

"In famiglia – racconta -, ci siamo sempre interessati dell’energia pulita: in passato, insieme ad altri, avevo avviato un progetto di tri generazione ad alto rendimento e mio figlio è stato direttore a Dubai di un’azienda che faceva grossi impianti di fotovoltaico."

E per immagazzinare energia che cosa meglio del litio? "L’azienda è stata fondata nel 2015, abbiamo trovato la collaborazione con due ingegneri cinesi molto bravi e nel 2017 abbiamo prodotto la prima batteria". Un prodotto innovativo che ha avuto subito successo soprattutto grazie alla fiducia che ci ha accordato una importante società toscana con la quale abbiamo stabilito una partnership che ci ha permesso di raggiungere questo importante risultato, e sul mercato ha avuto subito successo, tanto che vi sarebbe necessità di produrre di più. Per questo la WeCo, che ha un luogo di produzione in Cina, a Donnguann con una settantina di addetti, vuole ingrandirsi in Italia. Nella sua sede di Scarperia, a Pianvallico, lavorano in ventidue su una superficie di 2.150 mq, ma l’azienda ha appena acquisito un vicino capannone per altri 5500 mq.

"Abbiamo già installato e avvieremo entro il 2022 una nuova linea di produzione – spiega il direttore tecnico Lorenzo Fagiuoli – nei nuovi spazi italiani, con una capacità produttiva fino a 40 mila batterie l’anno, circa il 20% dei nostri attuali volumi di vendita".

Il 40% del mercato italiano delle batterie a litio è già dell’azienda mugellana. Che vende in tutto il mondo, compreso Australia e Africa. "Il punto di forza del nostro prodotto – nota Aiazzi – è che si tratta di una batteria semplice, solo uno o due modelli, e che risponde alle esigenze di tutti, da quelle domestiche a quelle dell’industria, in basso e in alto voltaggio. E’ modulare, e quindi è possibile aumentarne la potenza. In più si può controllare in modo digitale a distanza, con wi-fi o bluetooth in tempo reale".

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