Toscana, il virus corre: in un mese contagi raddoppiati. Accelerare i vaccini agli anziani

Aumento significativo di casi nella popolazione in età scolare. Torna a crescere la pressione sulle strutture ospedaliere

Vaccini agli ultraottantenni (foto di repertorio)

Vaccini agli ultraottantenni (foto di repertorio)

Firenze, 22 febbraio 2021 -  Cresce ancora, in Toscana, il numero dei contagi. Un aumento progressivo di nuovi casi positivi. Nella settimana che si è chiusa ieri, in percentuale, l’incremento rispetto a quella precedente è stato del 14%, mentre il ritmo di crescita dell’epidemia di 1,14. In un mese (nelle 5 settimane fra quella dell’11-17 gennaio e quella del 15-21 febbraio) i casi sono raddoppiati. Da 2.901 si è passati a 5.446. Raddoppiata anche l’incidenza dei nuovi positivi su 100mila abitanti: da 77,8 a 146 (sopra al dato medio nazionale: 144,8). Mentre si mantiene costante l’incidenza del numero di contagiati sui tamponi di prima diagnosi effettuati: 8,1%; nelle quattro settimane precedenti era stato di 8,5%, 8,5%, 8,6%, 7,9%.

Complessivamente, al netto dell’effetto che potrà avere il numero significativo di varianti presenti in Toscana, la situazione è molto diversa rispetto a quella che si era verificata tra ottobre e novembre scorsi quando, per un mese (dal 28 settembre-4 ottobre al 26 ottobre-1 novembre), il raddoppio di casi positivi era settimanale con un ritmo di crescita di 2,2. C’è da dire, inoltre, che rispetto alla settimana di gennaio con 2.901 casi, in quella che si è chiusa ieri sono stati somministrati il doppio dei tamponi: da 74.010 si è passati a 230.192. Questo cosa significa? Che il virus continua a circolare in modo significativo, che più tamponi facciamo e più positivisi trovano, che l’attenzione deve essere altissima perché il rischio di un’accelerazione del virus è molto elevato, ma che – stando ai numeri – non stiamo assistendo a una crescita esponenziale. Sicuramente un’accelerazione della campagna vaccinale sui soggetti più fragili, in questa fase delicatissima, potrebbe evitare tanti casi di ospedalizzazione e salvare la vita alle persone più anziane, maggiormente esposte ai rischi peggiori del virus.  

Perché sta aumentando di nuovo la pressione nel reparti ospedalieri. E questo succede per il fatto che crescendo il numero totale di positivi al virus ci sono anche più malati. Un mese fa negli ospedali dell’Asl Toscana centro (senza considerare i posti di low care) erano occupati 249 letti Covid di cui 30 in terapia in intensiva, mentre ieri il numero era cresciuto a 339 dei quali 50 di cura intensiva. I nuovi positivi appartengono a un po’ tutte le fasce di età. Cresce al 16,2% l’incidenza del contagio fra i minorenni (il 15% della popolazione): nella settimana di riapertura delle scuole (4-10 gennaio) era del 10,7%. Anche se i positivi rintracciati nelle classi con la campagna regionale di screening ‘Scuole sicure’ è piuttosto contenuto. Va peggio fra gli adulti. La fascia tra i 19 e 64 anni (il 59,3% della popolazione) rappresenta il 64,4% dei nuovi positivi. Migliora invece la situazione nella fascia 65-79 anni (il 17% della popolazione) con il 12,8% e per gli ultraottantenni (l’8,7% dei toscani) che nella curva del contagio rappresentano il 6,6%. Numeri che sono lo specchio di quanto incidano i comportamenti individuali. Chi ha più relazioni sociali è maggiormente esposto al rischio di contagio, chi si protegge restando a casa (come gli anziani) si contagia meno anche se è più a rischio di sviluppare forme gravi di malattia.  

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