
Firenze, 3 ottobre 2023 – Si è svegliata all’alba su un divano letto in un appartamento di Milano, con un ragazzo addosso che stava abusando di lei. La vittima è una studentessa universitaria che non ha ancora compiuto 25 anni, l’aggressore invece è E. P., bocconiano originario di Firenze, di 27 anni, che venerdì scorso è stato condannato da tribunale di Milano per violenza sessuale (in rito abbreviato) a 4 anni e due mesi.
I fatti, risalenti alla notte tra il 22 e il 23 ottobre del 2021, sono avvenuti in un appartamento di lusso del capoluogo lombardo, di proprietà della figlia del presidente di Rcs e del Torino calcio, Urbano Cairo. Estranea all'accaduto - le indagini non l’hanno mai neppure sfiorata-, ma presente in casa quando si sarebbe verificata l’aggressione.
Erano in cinque quella notte a dormire nell'appartamento, quasi tutti sono figli di famiglie molto benestanti di Firenze. Dopo una serata passata a bere tra i locali più esclusivi di Milano, il gruppo di amici decide di rincasare, e oltre alla padrona di casa col fidanzato, che erano nella camera da letto sul soppalco, a dormire nell'appartamento rimangono la venticinquenne, l'aggressore e un altro amico.
Nessuno dei presenti ha dichiarato ai carabinieri di aver visto o sentito qualcosa. Neanche il terzo giovane che era sul divano letto, a pochi centimetri di distanza dai due, anche se poi alcune chat sequestrate lo hanno tradito.
La ragazza, assistita dagli avvocati Filippo Ferri e Giacomo Papa, si sarebbe quindi svegliata con sopra il ventisettenne fiorentino, che notati gli occhi aperti della ragazza si ferma subito. L’altro giovane (anch'esso fiorentino), molto amico della vittima, è sdraiato sul divano, poco distante dai due, ma secondo le testimonianze non si accorge della situazione e non interviene neanche quando la venticinquenne lancia un grido di aiuto (spiegherà poi di non essere riuscito a capire se si trattasse di «una richiesta di aiuto o di partecipazione»). Le indagini, comunque, hanno escluso qualsiasi forma di complicità.
Il giovane fiorentino si è sempre difeso dicendo di aver avuto un rapporto consenziente. Ma il giudice Massimo Baraldo crede alla vittima e condanna il ragazzo a 4 anni e 2 mesi e una provvisionale di 15mila euro.
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