OLGA MUGNAINI
Cronaca

Viola Park, ecco la piccola Florentia. I resti di una necropoli dal cantiere

Sono emersi i resti di una fattoria romana, una strada e quasi 170 tombe, corredate da corredi funebri. I materiali recuperati sono adesso in corso di restauro presso i laboratori della Soprintendenza.

Viola Park, ecco la piccola Florentia. I resti di una necropoli dal cantiere

Viola Park, ecco la piccola Florentia. I resti di una necropoli dal cantiere

Quando si è cominciato a scavare per realizzare il Viola Park, ci si è imbattuti nei resti di un mondo antico con mille e cinquento anni storia. Edifici, strade, necropoli e oggetti di vita quotidiana che vanno dall’VIII secolo a.C. al VI d.C. È la scoperta di cui si parlerà venerdì in apertura di Tourisma, il Salone di archeologia e turismo culturale organizzato da Archeologia Viva, in programma dal 23 al 25 febbraio al Palazzo dei Congressi.

Sarà la soprintendente Antonella Ranaldi a raccontare tutti i dettagli dello scavo archeologico effettuato sui 26 ettari del nuovo centro sportivo della Fiorentina, realizzato nel Comune di Bagno a Ripoli.

Laddove sorge oggi il centro sportivo Viola Park realizzato dallo studio Archea dell’architetto Marco Casamonti, un tempo c’era un abitato satellite di Florentia.

Dopo gli scavi conclusi nel 2022, gli studi e i restauri in corso svelano le storie di vita e di morte di una comunità vissuta presso l’odierna Bagno a Ripoli duemila anni fa. In particolare sono emersi i resti di è una fattoria romana, una strada e una necropoli con quasi 170 tombe, corredate da oggetti e corredi funebri, compresi gioielli in oro.

Le prime testimonianze sono antecedenti agli Etruschi.

A poca distanza dall’Arno, la zona è stata popolata almeno a partire dall’VIII secolo a.C., quando una piccola comunità villanoviana, che precedette la cultura etrusca, ha lasciato una necropoli composta da sei tombe a pozzetto, con le ceneri dei defunti in semplici vasi di terracotta e pochi oggetti di corredo, prevalentemente fibule, ossia spille di bronzo per vestiti. Alcuni resti poi mostrano una continuità di vita in piena epoca etrusca.

La fase romana appartiene all’età dell’alto-imperiale (fine I sec. a.C. - II sec. d.C.) quando la zona conosce un’“esplosione” di testimonianze: in questa fase viene fondata una fattoria e realizzata una strada, che taglia tutta l’area del Viola Park.

Attorno a questa strada sorge una necropoli utilizzata fino al V d.C. circa, alla quale col tempo si affiancherà un altro gruppo di tombe più a sud, per un totale di 168 deposizioni, tra incinerati e inumati.

Le attività sul campo si sono concluse con la protezione delle strutture rinvenute e il loro riseppellimento, per consentire la conclusione dei lavori del centro sportivo, evitando danneggiamenti ai resti antichi.

I materiali recuperati, in corso di restauro nei laboratori della Soprintendenza, restituiscono uno spaccato della vita della comunità di duemila anni fa.

Nel frattempo, poco più a ovest, intorno al 50 a.C., era nata Florentia. Alla fondazione della colonia romana era seguita la grande divisione in centurie di tutta la piana fiorentina. Questa operazione avrebbe consentito l’assegnazione di appezzamenti di terra a coloni o a veterani degli eserciti romani.