ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Il sindaco a piedi per 100 chilometri. Dall’Arcivescovo per cambiare patrono

Un viaggio spirituale e civico, oltre cento chilometri percorsi a piedi, dal cuore del Chianti fino a Firenze. È la...

Un viaggio spirituale e civico, oltre cento chilometri percorsi a piedi, dal cuore del Chianti fino a Firenze. È la...

Un viaggio spirituale e civico, oltre cento chilometri percorsi a piedi, dal cuore del Chianti fino a Firenze. È la...

Un viaggio spirituale e civico, oltre cento chilometri percorsi a piedi, dal cuore del Chianti fino a Firenze. È la missione compiuta dal sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli (foto), che, accogliendo una richiesta della comunità, ha camminato per quattro giorni per consegnare all’Arcivescovado fiorentino una petizione: chiedere che San Giovanni Gualberto, nato proprio in queste terre, diventi il nuovo patrono del comune. L’arrivo in Piazza San Giovanni, stanco ma felice, segna la fine di un percorso iniziato a Sambuca Val di Pesa, che ha toccato luoghi simbolici come l’Abbazia di Badia a Passignano e Vallombrosa. Un cammino di riflessione, che ha permesso al sindaco di riconnettersi con la natura e con la storia millenaria del territorio, sulle orme del santo dei Forestali d’Italia. La figura di San Giovanni Gualberto, vissuto a Sambuca nel X secolo e sepolto a Passignano, è profondamente legata a questi luoghi, non solo per la sua opera religiosa incentrata sul perdono, ma anche per i segni tangibili del suo passaggio, come il sentiero escursionistico a lui dedicato. "È stato un viaggio dentro me stesso, un momento di riflessione profonda", spiega Baroncelli, ricordando l’importanza degli incontri fatti lungo la strada, dai monaci di Badia a Passignano a Frate Matteo a Vallombrosa, fino ai cittadini di Poggio alla Croce. Nonostante la fatica fisica per i 25 km al giorno, il sindaco si è sentito “privilegiato” di poter vivere l’esperienza a contatto con la natura. Baroncelli ha spiegato che l’idea del cammino è stata ispirata da don Danilo Cubattoli, Don Cuba, che viaggiava a piedi e in bicicletta per aiutare gli ultimi. E per la richiesta di sostituire l’attuale patrono, San Pietro, il sindaco ha espresso la speranza che i Vescovadi di Firenze e Fiesole accolgano "un desiderio che parte dal basso", di cui si è fatto portavoce con il suo cammino.

Andrea Settefonti