Doc e Igp: i vini toscani generano una filiera da un miliardo di euro

I dati forniti durante PrimAnteprima, l'evento nella settimana delle Anteprime 2019 delle aziende vinicole

Un momento di PrimAnteprima

Un momento di PrimAnteprima

Firenze, 09 febbraio - Il valore generato della filiera dei vini Dop e Igp toscani è stimato nell’ordine di un miliardo di euro, pari all’ 11% del valore nazionale che è di 8,3 miliardi. Inoltre, a conferma del prestigio del marchio made in Tuscany, la metà della produzione regionale certificata prende la via dei mercati esteri, rappresentando circa il 20% dell’ export di vini DOP fermi nazionali.

Questi sono alcuni dei dati presentati da Ismea sabato 9 febbraio in Fortezza da Basso a Firenze in occasione di PrimAnteprima, l’evento che inaugura la Settimana delle Anteprime 2019, promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze. Hanno preso parte alla tavola rotonda di PrimAnteprima, insieme all’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, ospiti ed esperti moderati dal giornalista e sommelier Andrea Gori.

Tra i relatori: Fabio del Bravo responsabile della Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale di Ismea, Daniele Vergamini, del Dip. Scienze agrarie, alimentari e agro ambientali dell’Università di Pisa, Stefano Stefanucci, Sustainability Manager di Federdoc, Mirko Lalli, founder e CEO di Travel Appeal e un’ambasciatrice dell’eccellenza toscana nel mondo: Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri.

Quali sono i paesi maggiori importatori di vino toscano? Stati Uniti e Germania si confermano, sebbene con alcune note negative, le principali mete di destinazione del mercato delle DOP totalizzando il 50% sia a volume che a valore. Cresce il ruolo dell’estremo Oriente, a partire dalla Cina. Buone performance anche da Russia e Paesi dell’Est come Repubblica Ceca, Ucraina e Polonia. Positivo il trend dell’export verso Brasile, Messico, Australia e Nuova Zelanda.La produzione regionale, che nel 2018 ha raggiunto un totale di 2,4 milioni di ettolitri (+44% sul 2017), vede premiata la qualità rispetto alla quantità.

Le buone performance del vino toscano registrate da Ismea si riflettono anche nella reputazione online. Secondo lo studio che FST ha prodotto avvalendosi di Travel Appeal, basato su quasi 42.000 contenuti tra post, recensioni e siti web, emerge che i contenuti  che trattano i vini toscani crescono ad un ritmo molto sostenuto: +57% nell’ultimo anno. Tassi di crescita interessanti anche per le singole denominazioni, tra queste si segnalano la Vernaccia di San Gimignano Docg (+1200%), il Chianti Classico Docg (+471%),  l’IGP Toscano (+275%) e l’Orcia Doc (+241%).

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