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Villaggio artigiano "Possibile riapertura"

Il sindaco annuncia l’ipotesi di recupera la storica struttura scolastica poi abbandonata

Il "Villaggio scolastico artigiano" potrebbe tornare a ospitare classi, professori e ragazzi. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Signa, Giampiero Fossi, durante la presentazione del libro "Gli anni dalla miseria nera al miracolo economico. Ricordi di Paolo Cintolesi e fratelli" a cura di Serena Quercioli, che racconta anche la storia di questa realtà, nata per insegnare ai ragazzi un lavoro. Il progetto del Villaggio, rimasto per anni un’esperienza pilota a livello nazionale, prese il via nel 1945 per volontà del maestro Leopoldo Fantozzi e del capomastro Alberto Carpitelli. Venne aperto un anno più tardi, nei locali delle scuole elementari di Signa, per poi trasferirsi nell’edificio tuttora esistente di via Cavalcanti dove fu inaugurato alla presenza di due madrine d’eccezione: Clelia Garibaldi e Wanda Ferragamo. Dall’apertura fino al 2000, anno in cui terminò questa esperienza, il Villaggio ha formato migliaia di ragazzi, in alcuni casi anche 500 l’anno.

Artigiani e operai che hanno poi hanno contribuito non poco al boom economico dei decenni successivi. È stato infine un esempio di democrazia e partecipazione, visto che gli alunni venivano coinvolti nelle scelte e nella gestione della scuola. Negli ultimi tempi, i nipoti del maestro Fantozzi si sono mossi per promuovere, insieme al Comune, il recupero dell’edificio, solo parzialmente utilizzato come sede di associazioni. Un progetto che potrebbe ora concretizzarsi. "Stiamo trattando – ha spiegato Fossi – per l’acquisizione dell’immobile e siamo in contatto con alcune scuole per realizzare qui due sedi distaccate di Itis con specializzazione in minuteria meccanica e edilizia. Se tutto andrà bene, il passaggio di consegne potrebbe avvenire già per ottobre".

Lisa Ciardi