ELETTRA GULLE'
Cronaca

Viabilità: Firenze e Prato unite come fossero un’unica città

Dal metro-tram alla terza corsia autostradale. E poi il parco della Piana. Giani: “Sulla mobilità un piano strategico”

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani

Firenze, 11 settembre 2023 - Firenze e Prato come un’unica città? Almeno sul fronte della mobilità, il futuro va in quella direzione. E' la prospettiva verso cui sta lavorando la Regione Toscana e il suo presidente, Eugenio Giani, che lancia da Palazzo Strozzi Sacrati l'area strategica 'Fi-Po': Firenze, piana, Prato.

Lo fa ricordando che a luglio è stato approvato il piano regionale di sviluppo della Toscana in cui è stato introdotto il concetto di aree integrate urbane. Così, dice, "se mettiamo insieme i Comuni della piana, con Firenze e Prato", lo spazio si trasforma "nella quinta città italiana. E questo significa integrazione di servizi e di mobilità non interna ai comuni", ma in grado di abbracciare "questa area integrata”. “Penso alle tramvie – ha detto – : quella di Campi e quella per Sesto. Ancora, il metro-tram tra Peretola, il Pecci e la stazione di Prato. E la terza corsia da Firenze a Pistoia”. A tutto questo va sommato l’hub di viale Guidoni.

“Sono convinto che il principio secondo cui l'unione fa la forza sia il primo punto di un metodo di lavoro”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, in occasione di un convegno sulle infrastrutture nell'area Firenze-Prato-Pistoia. “Fin dall'inizio come sindaco ho valorizzato tutte le potenziali collaborazioni con Prato e le altre città della Toscana centrale, pensiamo anche alla nascita della Multiutility”, ha detto. Secondo Nardella “è importante il collegamento metrotranviario tra Firenze e Prato; altrettanto importante è il finanziamento da parte della Regione Toscana della linea tranviaria del tratto Peretola-Sesto Fiorentino.

Tra Firenze e Prato non dimentichiamo anche le opere legate alla soft mobility, alla mobilità green. Stanno andando molto bene i lavori della superstrada ciclabile Firenze-Prato, la più lunga della Toscana e fra le più importanti d'Italia”. Un ultimo aspetto importante, per il sindaco di Firenze, riguarda l'autostrada: “Noi aspettiamo l'ultimo via libera del ministero dei Trasporti per cominciare davvero una volta per tutte i lavori dello svincolo di Peretola e il tutto il progetto della terza corsia dell'A11. È un'opera attesa da tantissimi anni da Firenze, anche perché lo svincolo di Peretola dovrà fluidificare tutto il sistema di mobilità nel quadrante più affollato e trafficato, che è appunto il quadrante ovest della città di Firenze”.

«Dobbiamo lavorare come una squadra fra i Comuni di Firenze, della piana fiorentina e di Prato perché la moderna Fi-Po possa avere le adeguate dorsali di mobilità sostenibile». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che oggi ha aperto un convegno sugli interventi infrastrutturali nell'Area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia. «Ci daremo appuntamento ogni sei mesi - ha annunciato - per una conferenza di area urbana integrata che verifichi il proseguo dei lavori e gli step del cronoprogramma».

Secondo Giani è necessaria «una prospettiva di governo della Regione che si basi sul dialogo e il rapporto stretto con Comuni, categorie economiche e sindacato in una dimensione di area integrata e urbana fra Firenze e Prato, allargata alle potenzialità di ulteriore coordinamento con l'area fra Prato e Pistoia», un'area che ospita «una comunità di 700-800mila abitanti che nello spazio di quindici chilometri condividono servizi, trasporti, relazioni commerciali e industriali e che rappresenta, nei fatti, la vera quinta città italiana». Fra le opere di cui si è discusso nel corso del convegno, lo sviluppo del sistema tranviario fiorentino a cui va aggiunto il metro-tram verso Prato; il potenziamento delle autostrade con le terze corsie sulla A11 e quello delle ferrovie tra Pistoia e Montecatini; il miglioramento della viabilità ordinaria, anche col nuovo Ponte fra Signa e Lastra.

La tramvia e il metro tram

Lo sviluppo del sistema tranviario fiorentino, attualmente limitato ai comuni di Firenze e Scandicci, si articola su quattro linee. Con i fondi del Pnrr è stato finanziato il collegamento con Campi Bisenzio attraverso il passaggio dalla stazione Leopolda alle Piagge e dalle Piagge al cuore del comune campigiano. I lavori, da completare entro il 2026, sono stati aggiudicati e presto si apriranno i cantieri. Ugualmente in fase avanzata di progettazione e aggiudicazione dei lavori è la linea tranviaria verso Bagno a Ripoli.

Ulteriori risorse sono state concentrare dalla Regione sul prolungamento dell’attuale linea 2, che fa capolinea oggi all’aeroporto di Peretola, verso Sesto Fiorentino. Due i lotti di lavori: il primo vedrà i binari allungarsi parallelamente al viale XI Agosto fino a Castello passando dietro la Scuola sottufficiali carabinieri, intersecandosi con la stazione ferroviaria di Castello in modo da garantire un interscambio con il treno da e verso Lucca, Pescia, Montecatini e Pistoia e in futuro con la stazione di viale Guidoni, ugualmente finanziata con i Pnrr e pronta nel 2026, verso Pisa.

Alla tranvia si aggiunge il metro tram verso Prato, evoluzione del progetto di quindici anni fa: si snoderà da Peretola al centro Pecci passando per l’Osmannoro e lambendo Capalle, un percorso da coprire in 15-20 minuti con fermate, distanti circa un chilometro l’una dall’altra, meno ravvicinate dunque rispetto alla tranvia fiorentina.

Autostrada e ferrovia

Giani si è soffermato quindi sul potenziamento autostradale, facendo riferimento al protocollo sulla terza corsia sottoscritto insieme al Ministero delle infrastrutture e l’ad di Autostrade Roberto Tomasi. Anche in questo caso sono due i lotti: da Firenze Peretola a Prato e da Prato a Pistoia, per dare risposta alla domanda in crescita.

Parco della Piana

Prosegue anche l’impegno per il Parco agricolo della piana. La giunta regionale ha dato incarico alla direzione urbanistica di redarre un rapporto sulla pianificazione che tenga conto dei progetti infrastrutturali che coinvolgono i territori di Sesto Fiorentino, Calenzano, Prato e Poggio a Caiano. “Vogliamo che il Parco della piana diventi una realtà - dice Giani - per favorire forestazioni urbane, la nascita di centri di aggregazione giovanile con spazi che possano ospitare iniziative musicali ed eventi, ma anche la valorizzazione della biodiversità”.