
Lo sfogo dei residenti: "Occorre un piano realistico per gestire il maxi afflusso di auto e pullman". Il Comune: "Per un tratto la competenza è provinciale, ma siamo al lavoro per risolvere i problemi" .
Gli abitanti di via Beato Angelico tornano a chiedere la messa in sicurezza del tratto in rettilineo che porta al centro abitato del capoluogo, spesso teatro di sorpassi azzardati a tutta velocità. Costruita nel 1840 per volontà del Granduca Leopoldo II, che la finanziò concedendo titoli nobiliari a famiglie facoltose in cambio di sovvenzioni economiche (tanto che fu chiamata anche la "strada dei diplomi" o "delle vanità"), la provinciale d’ingresso a Fiesole capoluogo è infatti molto transitata e per tutto la sua lunghezza è senza marciapiedi.
"Stiamo assistendo a un notevole aumento di traffico con comportamenti sempre più incuranti dei limiti di velocità e divieto di sorpasso – si denuncia sui social locali – Tra via Ferruzzi e via di Sant’Ansano, ci sono sorpassi sempre più azzardati e incuranti dei pedoni senza parlare delle macchine posteggiate sulle strisce". Muoversi a piedi è quindi davvero pericoloso. Tanto che per coloro che vi abitano anche mettere il naso fuori casa è rischioso. Ma a rischio sono pure sono i camminatori della "via degli dei" e coloro che aspettano alla fermata dell’autobus. "Dobbiamo solo sperare uscendo di casa di non rimanere falciati o l’amministrazione pensa di riuscire a fare qualcosa di concreto e risolutivo? Fiesole capitale della cultura richiamerà sicuramente visitatori. Occorre quindi da subito – concludono i residenti – un piano realistico per gestire il traffico di pullman e macchine considerato che già ora abbiamo una viabilità che soffoca il territorio cittadino e mina la sicurezza dei cittadini".
"Lo stato delle strade è da sempre una priorità per questa amministrazione – fanno sapere dalla giunta comunale –. Conosciamo le criticità e stiamo lavorando per risolverle. In alcuni casi, come per un tratto di via Beato Angelico, si tratta di una strada di competenza provinciale, poiché situata fuori dal centro abitato. Tuttavia, la sicurezza dei pedoni è per noi fondamentale e siamo impegnati per individuare soluzioni adeguate anche su questi tratti".
Daniela Giovannetti