"Ve la faccio vedere io" Daspo al babbo violento

Otto anni di divieto e arresti domiciliari al padre che ha picchiato l’arbitro. Minacce ai carabinieri dopo l’aggressione: "Vi becco per strada... "

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Arresti domiciliari e immediato daspo sportivo per la durata di 8 anni disposto dal questore Maurizio Auriemma nei confronti di L.B., il 34enne arrestato dai carabinieri nel pomeriggio-sera di domenica per un pugno tirato al giovane arbitro della partita del campionato ’Giovanissimi provinciali’ under 14 Firenze Ovest-Albereta S.Salvi all’uscita degli spogliatoi, e ancora minacce assortite e resitenza a pubblico ufficiale. Nella partita era impegnato come giocatore del Firenze Ovest il figlio del genitore esagitato. Il provvedimento – firmato sulla base degli atti e della informativa redatta dalla divisione anticrimine del dirigente Alfonso Di Martino – vieta al 34enne l’accesso all’impianto del Firenze Ovest, in via dei Vespucci e al Franchi, ma anche di avvicinarsi nei luoghi circostanti nelle due ore che precedono le partite fino alle due ore successive. Fin qui la parte amministrativa del provvedimento. Inoltre è stata chiesta all’autorità giudiziaria l’emissione di una misura cautelare: l’obbligo di firma in questura in capo allo stesso soggetto. Pronta dunque la risposta in riferimento a un episodio sconcertante nella sua violenza, protrattosi fino a tarda notte.

Dopo la partita l’arbitro è stato costretto a rifugiarsi dentro per evitare conseguenze peggiori. E suo padre l’attendeva all’uscita. Colpito anche un sovrintendente di polizia fattosi largo tra gli spettatori in difesa del direttore di gara appena colpito in faccia.

Arresti domiciliari dispone dal giudice Gian Maria Faralli dopo la convalida dell’arresto dell’uomo molto aggressivo anche coi carabinieri al campo sportivo, e poi in caserma, dove il genitore fuori di sé – avvisato il pm Sandro Cutrignelli – è stato arrestato per percosse, lesioni, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L.B., "esagitato" ha dato in escandescenze dopo il cartellino giallo al figlio di 13 anni che gioca nell’Ovest. "Il cartellino mettitelo.." ha urlato al giovane arbitro. Gara sospesa, ripresa e conclusa. Ma la sceneggiata violenta era solo cominciata per il dispiacere del figlio che ha cercato di calmare il babbo ricevendo per tutta risposta – scrive l’Arma – queste parole: "Quando parlo devi stare zitto. Hai capito? Zitto devi stare...". L.B. poi si è buttato a terra e ha urlato alla compagna "Chiama l’ambulanza, di’ che sono in crisi d’astinenza da alcol, che mi sto sentendo male. Digli il mio nome e che i carabinieri mi picchiano!". "Sono stato in carcere quattro volte, non sapete chi sono io; io vi becco per strada e ve la faccio vedere; vi vengo a cercare uno ad uno; "occhio per occhio dente per dente. Ve la faccio vedere io", un sunto delle minacce ai militari. All’ospedale un’infermiera è stata apostrofata in modo volgare. L.B. è stato dimesso, 5 giorni di prognosi. Poi la cella di sicurezza. Processo il 20 maggio

giovanni spano

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