ILARIA BIANCALANI
Cronaca

Pietracupa, scatta il piano B per l'agognata variante

Un annoso problema: tanti i progetti per la Sp 101 che sono finiti nel nulla. I comitati: "Auspichiamo che la soluzione temporanea migliori le cose, ma serve un'opera definitiva"

Alcuni membri del comitato per la variante di Pietracupa

Tavarnelle val di Pesa, 20 gennaio 2016 - Una storia travagliata quella della SP101 all'altezza della località di Pietracupa. Sono infatti ormai più di trent'anni che a San Donato si parla della variante, attraverso un numero record di progetti finiti nel nulla. Purtroppo, nonostante l'impegno profuso dalle varie amministrazioni comunali che negli anni si sono succedute e perfino la creazione di un comitato, la variante sembra ancora destinata a restare, almeno nell'immediato, una leggenda. Variante, per Pietracupa, significa soprattutto messa in sicurezza di una viabilità che rappresenta uno snodo fondamentale di collegamento tra Firenze, Siena (percorrendola si arriva a Castellina in Chianti) e Greve in Chianti. E' inoltre presene un importante Santuario.

Per questo motivo la giunta Baroncelli, in accordo con la Città Metropolitana ha elaborato un piano B che, in tempi brevi, potrebbe garantire la sicurezza del tratto più critico della carreggiata. Il piano dei lavori presentato alcuni giorni fa alla cittadinanza, è stato progettato e finanziato dalla Città Metropolitana in collaborazione con il Comune di Tavarnelle, che compartecipa alla spesa complessiva di circa 60 mila euro.

«L'intervento individuato per risolvere l'annosa questione di Pietracupa - commenta il consigliere della Città Metropolitana, Massimiliano Pescini – avrà positive ricadute per chi vi abita e vi transita, pur nella consapevolezza che il progetto non è una definizione totale della situazione».

«Crediamo in questa opera importante e necessaria – aggiunge il sindaco David Baroncelli – un intervento sul quale investiamo destinando una risorsa specifica con la realizzazione di marciapiedi e fognature». Il progetto della Città Metropolitana consiste nell'installazione di un impianto semaforico intelligente, nella realizzazione della segnaletica orizzontale e di un'unica corsia di marcia a senso unico alternato con una larghezza pari a 3 metri e mezzo. « L'intelligenza del semaforo – aggiunge l'ingegnere Rosi - permetterà a chi giunge da una delle due direzioni di evitare l'attesa, se dall'altra parte non transita nessuno».

Il Comitato, da parte sua, manifesta un po' di scetticismo e continua a perseguire il proprio obiettivo: la variante. «Nel corso dell'incontro – spiega la presidente del comitato, Elena Manetti – ci hanno spiegato che la variante è nel piano triennale della Città Metropolitana, ma che, al momento, non ci sono fondi per concretizzarla. Auspichiamo che la temporanea soluzione proposta, possa dare i risultati sperati, ovvero far moderare la velocità nella strettoia senza creare code chilometriche». E nel mese di aprile il comitato incontrerà nuovamente l'amministrazione, per condividere l'intervento sui marciapiedi e sulle fognature. «Quando piove in modo intenso – conclude Manetti – i marciapiedi si allagano. Per questo valuteremo molto bene la proposta del Comune e, almeno per questo problema, ci aspettiamo una soluzione definitiva».