NICOLA DI RENZONE
Cronaca

Vaglia, le insidie del futuro e la guerra col Pd

Il sindaco Borchi indica quanto è stato fatto (e non) durante il 2022 e ipotizza gli obiettivi realizzabili nell’anno che sta per cominciare

di Nicola Di Renzone

Quale futuro per Vaglia? Cintura tra il Mugello e l’area metropolitana di Firenze, storico luogo di villeggiatura, luogo di storie complesse e ancora aperte come l’ex cava di Paterno e l’ex sanatorio Banti. Ne parliamo con il sindaco Leonardo Borchi, al suo secondo mandato con una lista civica dopo la rottura con il Pd con il quale era stato eletto per la prima volta.

Ex cava di Paterno, una ferita aperta: quali prospettive per il suo ripristino ambientale?

"Abbiamo terminato la messa in sicurezza e ora si passa alla caratterizzazione dei materiali contenuti in cava. Siamo ancora in attesa dei fondi annunciati dalla Regione per la bonifica. Su questo aspetto siamo indietro".

Il Banti alle pendici di Monte Morello: quali prospettive per il recupero di questo grande immobile?

"Al momento solo l’Asl, proprietaria della struttura, le conosce. Da indiscrezioni ho saputo che ci sarebbero contatti con soggetti interessati a realizzare una Rsa. E a inizio anno dovrebbe arrivare un nuovo bando di vendita. Sarebbe, se non sbaglio, il quarto tentativo".

I progetti per le frazioni?

"Siamo stati penalizzati dai bandi Pnrr a causa del nostro indice di vulnerabilità materiale e sociale, non abbastanza alto. Siamo così rimasti fuori sia dal progetto coordinato dalla Città Metropolitana sulla rigenerazione urbana, sia da un altro per la messa in sicurezza di strade e ponti. Ma abbiamo preso un finanziamento da 85mila euro per la messa in sicurezza dei marciapiedi a Montorsoli e Fontebuona, e stiamo finendo di attrezzare il centro civico di Caselline per poi metterne a bando la gestione".

Vedremo davvero una nuova scuola a Vaglia?

"Come sindaco no di sicuro, forse come cittadino. Stiamo perfezionando l’acquisto del terreno e definendo il progetto di fattibilità per poter partecipare ai bandi".

Proprio sulla nuova scuola è in corso un’accesa polemica con il Pd, il suo ex partito. Come vanno i rapporti con i dem?

"Male. Non ci troviamo d’accordo su niente. Nel caso della scuola abbiamo una visione diversa. Invece che farne una nuova, il Pd vorrebbero svolgere dei lavori al Barellai (la scuola attuale, ndr), ma la Regione ci ha già risposto che non darà fondi in quanto la zona è geologicamente pericolosa".

E’ al suo secondo mandato. Dopo di lei?

"Con il mio gruppo abbiamo iniziato a individuare la prossima squadra che, sempre con una lista civica, possa continuare il nostro lavoro. Ma siamo ancora agli inizi di questo processo".