di Iacopo Nathan
"Non si tratta di essere contro o a favore della tramvia, ma di trovare il modo di non chiudere e poter continuare a lavorare". Continua la mobilitazione dei residenti del Campo di Marte, da piazza delle Cure fino in fondo a viale Duse, per cercare di stoppare o ritardare l’arrivo del tram. Il progetto ha da subito messo in guardia cittadini e commercianti, con i vagoni che dovrebbero transitare da viale dei Mille, viale Malta e arrivare fino a oltre viale Duse.
Sono tante le iniziative, tra comitati e raccolte firme, per fermare il progetto o quantomeno chiedere risposte e aiuto all’amministrazione. "Abbiamo deciso di fare una raccolta firme qui in negozio da noi – racconta Leonardo Matteucci, titolare della gastronomia Granaduse -. La risposta della gente è stata ottima, sono arrivati in più di 150 per provare a fare qualcosa contro la tramvia". "In una strada come viale Duse può essere distruttivo avere la tramvia, come per tutto Campo di Marte – aggiunge – Perdiamo posti auto, spazi di carreggiata e passaggio pedonale: una disgrazia. Vorremmo risposte".
"Non sono contro il trasporto pubblico, ma non posso pensare di vedere la mia attività andare a rotoli – aggiunge Riccardo Daddi, artigiano gioielliere anche lui in viale Duse -. Dal primo progetto, che ancora non è stato approvato, rimarranno due attraversamenti pedonali in tutta la via e spariranno i parcheggi. Praticamente si cancellerà il passaggio delle persone. Per di più non si pensa neanche a quelle che possono essere le esigenze di una zona come questa, dove ci sono tanti anziani. Per far scendere una persona da un’auto si deve bloccare un quartiere intero? Campo di Marte era già ben collegata e funzionale, oltre che verde. Si vuole stravolgere un quartiere: più traffico e senza alberi, che da anni rappresentano tutta la zona".
Tanti cittadini si sono riuniti in un comitato, chiamato "Vitabilità". "Il nostro non è un pregiudizio verso la tramvia – chiarisce Teresa Marrazza, fondatrice del comitato dei cittadini -, ma un giudizio dopo aver visto i danni che ha fatto negli altri quartieri. Siamo già arrivati a circa 1.000 adesioni, tutti cittadini di Campo di Marte che non voglio vedere il loro quartiere cambiare per sempre. Si tratta di un rione che ha ancora l’identità vera fiorentina, con anni di cantieri e la rivoluzione che vogliono portare si rischia di perdere tutto. Per questo vogliamo vedere il piano definitivo, quando verrà approvato, cercando di far pesare la nostra opininone".
"Per il nostro lavoro, anni di cantieri e carreggiate più strette saranno un grosso danno – conclude Paola Conti, titolare della Conad di viale dei Mille -. Due volte a settimana arrivano i tir di rifornimento, più camion ogni giorno, vorrei capire come potranno farlo in futuro. Si rischia davvero di non riuscire più a lavorare, sempre più attività saranno costrette a chiudere e il quartiere sparisce".