REDAZIONE FIRENZE

Un’italiana per rinnovare a Barcellona

L’economista Francesca Bria ha suddiviso la capitale catalana in micro quartieri dove il traffico è vietato

Parlando di sostenibilità, ci siamo chiesti se esistono oggi città amiche dell’ambiente. Abbiamo così scoperto l’esistenza delle smart city, e fra queste ci ha incuriosito Barcellona, all’avanguardia nell’uso delle tecnologie avanzate e dell’efficienza energetica. Questi risultati si sono raggiunti grazie all’intervento di Francesca Bria, economista italiana nominata nel 2016 assessora per la digitalizzazione e l’innovazione dalla sindaca Ada Colau.

Bria ha proposto di suddividere la città in micro-quartieri al cui interno è vietato il traffico e dove in quindici minuti ciascun cittadino può trovare tutto ciò che gli serve, dalla scuola all’ufficio e all’alimentari. Le auto e i mezzi pubblici circolano solo nel riquadro esterno, lasciando il centro al passaggio pedonale.

Gli stessi cittadini hanno proposto problemi e possibili soluzioni, fortificando così quella cultura della collaborazione e partecipazione attiva alla vita comunitaria già presente nella città. Oggi i barcellonesi possono contribuire a definire l’agenda della loro smart city e a monitorare i progressi attraverso i canali digitali.