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Un’assemblea contro la Rsa Il priore di Santo Spirito si appella ai fiorentini

La riunione si terrà nella basilica il 29 settembre: "Presenteremo il nostro progetto". E nel quartiere i comitati stanno organizzando una petizione da inviare a Crosetto.

Un’assemblea contro la Rsa Il priore di Santo Spirito si appella ai fiorentini

di Antonio Passanese

C’è chi sta organizzando una petizione su Change.org e chi, come il priore di Santo Spirito, padre Giuseppe Pagano, ha deciso di chiamare a raccolta tutti i fiorentini e i comitati della città in un’assemblea che si terrà il 29 settembre alle 20.30 nella basilica del Brunelleschi, e alla quale parteciperanno anche numerosi studiosi e storico, tra cui Antonio Natali. Tanti gli argomenti che verranno trattati, ma in particolare si parlerà della trasformazione dell’ex Distretto Militare Ferrucci in una residenza per anziani ricchi. Il frate, insieme alla comunità agostiniana, e a tutti i residenti dell’Oltrarno già da mesi si sta battendo affinché quello che fino a qualche mese fa – a febbraio per la precisione – era il Centro documentale dell’Esercito italiano non venga concesso per 32 anni alla Fastpol srl di via dei Serragli, che l’ha ottenuta da Difesa Servizi Spa per 5 milioni di euro.

"Tutto è stato fatto in sordina – la denuncia di padre Pagano – e a questo punto solo Firenze, tutta insieme, può bloccare questa operazione. Abbiamo indetto un’assemblea per spiegare che l’ex caserma, che prima della Riforma Napoleonica era parte del concvento e della basilica, è un luogo di arte e storia e non può essere trasformata in una Rsa a cinque stelle". Già a inizio anno, il priore, prima di venire a conoscenza del progetto, aveva scritto al ministero della Difesa per chiedere la restituzione di quel bene: "Vorremmo crearci un percorso di visite che comprenda anche il chiostro e la Cappella Corsini, e poi realizzare una sala conferenze nel refettorio nuovo e una biblioteca aperta ai giovani. Insomma – insiste l’agostiniano – Santo Spirito non deve essere considerata solo come un luogo per mangiare e bere. Noi ce la metteremo tutta per bloccare il progetto ma è chiaro che se il ministero vuole 5 milioni di euro allora abbiamo perso in partenza".

All’assemblea hanno già aderito i comitati di via dei Serragli e dell’Oltrarno per tornare alla carica con un vecchia suggestione del 2015: "Vorremmo che quegli spazi venissero dati alle scuole Capponi e Machiavelli che hanno bisogno di una palestra, dato che ora gli oltre 1.700 studenti sono costretti a girare da un plesso all’altro della città, a bordo di autobus da turismo, per fare educazione fisica. Lo avevamo anche chiesto al Comune che però non ha la competenza sull’immobile".