PATRICK COLGAN
Cronaca

Un secolo di vita, ma sta benissimo. Il ’Gallo Nero’ conquista Vinitaly

Nuovi mercati e impegno contro il cambiamento climatico: le prossime sfide del Consorzio Chianti Classico

Un secolo di vita, ma sta benissimo. Il ’Gallo Nero’ conquista Vinitaly

Un secolo di vita, ma sta benissimo. Il ’Gallo Nero’ conquista Vinitaly

Il ’Gallo Nero’ compie un secolo ma continua a guardare avanti, al mercato nordamericano, a quello scandinavo e ai cambiamenti climatici. È un Vinitaly speciale per il Consorzio Vino Chianti Classico che fra poco più di un mese (il 14 maggio) celebra i cent’anni. Il giorno dell’inaugurazione della Fiera, che si conclude oggi, ha ricevuto un premio creato per l’occasione, ’Cent’anni di eccellenza’, dalle mani del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. "Parlo a nome di tutti i soci del Consorzio Vino Chianti Classico – ha detto il presidente Giovanni Manetti – siamo onorati di aver ricevuto questo riconoscimento così significativo nel contesto di uno degli appuntamenti più importanti dell’agenda del mondo vitivinicolo a livello internazionale. È un attestato dell’impegno verso la qualità, non solo degli ultimi anni, ma di un secolo di salvaguardia e di rispetto del territorio. Raccogliamo infatti il testimone dei nostri padri fondatori, che con lungimiranza decisero di avere un progetto comune".

Parola e prospettive alla direttrice, Carlotta Gori, che parte proprio da quei giorni lontani.

La scelta del consorzio, il primo d’Italia, fu lungimirante.

"Nel 1924 questi 33 padri fondatori hanno avuto un’intuizione che ha guidato non solo il consorzio ma tutti i sistemi italiani, uscire dalla logica del singolo, unirsi per proteggere un prodotto di qualità e il suo sistema territoriale in un momento in cui le denominazioni e i disciplinari erano ancora molto lontani. E hanno contribuito, donando a un prodotto un immagine, un elemento visivo straordinario, quello del Gallo Nero che ci distingue ancora oggi".

Come sta andando questo Vinitaly?

"Sta andando molto bene, c’è molta attenzione alla nostra denominazione, abbiamo appuntamenti importanti ed è un momento molto soddisfacente".

La domanda dall’estero come va?

"Si tratta di un settore importante per tutte le aziende viticole, per il Chianti Cassico è di straordinaria importanza, perché l’80 per cento esce dall’italia. E questa fiera sta facendo la sua parte. Siamo presenti in molti paesi, ovviamente in Usa e Canada, continuiamo a dedicare a questi paesi che sono il nostro mercato privilegiato. Fra l’altro il 29 di aprile partiamo per New York dove terremo un grand tasting sui cent’anni dove porteremo bottiglie che raccontano la nostra storia: l’annata più vecchia che avremo sarà il 1949. Ma abbiamo pianificato forti investimenti nei prossimi anni nel nord Europa, Svezia e Danimarca, in particolare. Sono Paesi non semplici e le imprese vanno sostenute. E il consorzio c’è per questo".