Un premio per la pace. In nome di padre Balducci: "L’esempio ancora vivo"

Un grande evento a Firenze per celebrare i cento anni dalla nascita. E il riconoscimento è stato assegnato a una tesi di laurea sul Medio Oriente.

Un premio per la pace. In nome di padre Balducci: "L’esempio ancora vivo"

Un premio per la pace. In nome di padre Balducci: "L’esempio ancora vivo"

Si è concluso ufficialmente ieri, alla Badia Fiesolana, il ricco programma di eventi per celebrare i 100 anni dalla nascita di padre Ernesto Balducci. La Fondazione che porta il suo nome e che si dedica a divulgare e sviluppare la sua eredità intellettuale ha organizzato un’iniziativa ieri, vigilia dell’anniversario della sua morte avvenuta a 70 anni a Faenza per le conseguenze di un incidente stradale.

Il sacerdote, padre scolopio e autore di numerosi libri, è stato ricordato con un incontro a più voci introdotto dalla presidente della Fondazione Ernesto Balducci, Grazia Bellini, alla presenza del vescovo di Fiesole, monsignor Stefano Manetti, della sindaca di Fiesole Anna Ravoni, del segretario generale dell’Istituto universitario europeo Marco Del Panta e di Severino Saccardi, direttore della rivista ’Testimonianze’. Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e vescovo di Bologna, in un video-intervento ha parlato della pace come "orizzonte e guida ai nostri passi": "’Se vuoi la pace prepara la pace’ è una delle frasi più emblematiche di padre Ernesto Balducci ed è ancora più attuale quando si sentono tante voci, tante giustificazioni per tornare indietro da quella consapevolezza che esprimeva in maniera così forte e così chiara: oggi sentiamo purtroppo tante volte ’Se vuoi la pace prepara la guerra’". "Siamo tornati indietro – ha continuato – e in fondo rischiamo davvero di pensare che non ci possa essere la pace, ma che ci sia soltanto una tregua". "La condizione prima di una vera cultura di pace: l’abolizione della categoria del nemico", era questo che diceva padre Ernesto Balducci, ricordato da Saccardi come "colui che della parola ne aveva fatto il suo punto di forza. Un uomo di fede per cui la pace era il tema principe, un fedele a sostegno delle sue posizioni senza mai mancare di rispetto".

Proprio alla pace è stata dedicata per questo centenario una borsa di studio che è stata assegnata a una tesi di laurea triennale, magistrale o di dottorato realizzata in lingua italiana. Al bando di concorso hanno partecipato decine di laureati di tutta Italia, segno che ancora la pace è un tema sentito dai giovani, speranza del futuro. La vincitrice è stata Costanza Liuzzi, originaria di Varese, laureata all’Università del Sacro Cuore con la tesi dal titolo "I tentativi di risoluzione del conflitto israelo-palestinese alla luce delle esperienze riparative: il caso ’The parents Circle-Families Forum". "Padre Balducci - ha detto la sindaca Anna Ravoni - è una figura a cui la comunità di San Domenico, è molto legata. Se oggi siamo qua a ricordarlo significa che non solo ha fatto la storia della chiesa, ma di un’intera comunità".

"Con questo concorso speciale - ha sottolineato la presidente della Fondazione, Grazia Bellini –, dedicato a un tema tanto caro a Balducci, abbiamo potuto metterci in ascolto dei giovani che parlano di pace non solo come ’non guerra’, ma anche come sperimentazione, come un punto di ripartenza". L’incontro, che si è svolto all’interno della chiesa, ha fatto da cornice alle parole del vescovo di Fiesole, monsignor Stefano Manetti: "Per arrivare alle persone, è necessario usare un linguaggio che tocchi il cuore e la testa con capacità di sintesi: dote di padre Ernesto Balducci".

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