FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Un nuovo allestimento per Tosca Ora la balena fossile ’nuota’ nel blu

Nel museo di Badia a Settimo i visitatori avranno la possibilità di fare una passeggiata sul fondo del mare

Un nuovo allestimento per Tosca Ora la balena fossile ’nuota’ nel blu

di Fabrizio Morviducci

Tosca adesso nuota in un mare azzurro, ed è pronta ad accogliere i visitatori del museo del Gamps di Badia a Settimo. E’ terminato il nuovo allestimento della sala che accoglie la balena fossile ritrovata dagli appassionati dell’associazione di Scandicci nella zona di Castelfiorentino. Un ritrovamento eccezionale, visto che sono pochissimi in tutta Europa gli esemplari di balena preistorica (risalente al pliocene) così completi. I visitatori, grazie ad un nuovo allestimento, avranno la possibilità di fare una passeggiata sul fondo del mare dove Tosca, la balena fossile più completa d’Europa, si è depositata quando ancora l’uomo non esisteva. Un luogo di grande effetto che lascerà tutti a bocca aperta. Suoni, luci, effetti di movimento, immagini e tanto altro per ridare vita ad un gigante del passato.

"Sono passati 25 anni – ha detto il presidente del Gamps, Simone Casati – da quel pomeriggio sulla collina di Poggio Maggiore a Castelfiorentino, quando dal terreno, a seguito di una abbondante pioggia, vennero alla luce le prime ossa della balena conosciuta come Tosca, un nome appropriato per un fossile che per completezza anatomica rappresenta, senza ombra di dubbio un ritrovamento eccezionale. Il nome è nato grazie ad un concorso per le scuole primarie promosso dal Rotary Scandicci. Due anni di scavo, tra il 1998 e il 2000, hanno consentito ai nostri volontari di recuperare l’intero scheletro di questo cetaceo vissuto nella nostra regione 3.5 milioni di anni fa. Questo imponente mammifero marino, non ancora studiato, negli anni, è stato oggetto di interesse da parte dei Soci del Museo per dargli la giusta importanza che merita".

Grazie a questa nuova sala e ad altre innovazioni, il museo è pronto per accogliere non solo i consueti visitatori ma anche le scolaresche di Firenze grazie al progetto Le Chiavi della Città. Un Museo che sta crescendo per importanza culturale legata al territorio e le sue lontane origini, anche se con un cruccio: nell’edificio di proprietà comunale, l’amministrazione non ha ancora provveduto, nonostante i bandi e gli incentivi presenti nel tempo, ad abbattere le barriere architettoniche, così l’associazione non può accogliere come vorrebbe i diversamente abili che facciano richiesta di visitare l’esposizione.