REDAZIONE FIRENZE

Un grande Follett prima di... Follett

Teheran, Iran, 1979. In piena rivoluzione khomeinista i magistrati iraniani decidono di far arrestare due dirigenti dell’azienda texana di...

Teheran, Iran, 1979. In piena rivoluzione khomeinista i magistrati iraniani decidono di far arrestare due dirigenti dell’azienda texana di...

Teheran, Iran, 1979. In piena rivoluzione khomeinista i magistrati iraniani decidono di far arrestare due dirigenti dell’azienda texana di...

Teheran, Iran, 1979. In piena rivoluzione khomeinista i magistrati iraniani decidono di far arrestare due dirigenti dell’azienda texana di software Eds, specializzata in database organizzativi e fondata dal magnate Ross Perot, con l’accusa di aver incassato una commessa illecita. Nonostante la loro estraneità ai fatti – il doppio arresto è una strategia per evitare che l’azienda (in credito di diversi milioni di dollari con il governo iraniano) lasci il Paese – neppure il governo degli Usa riesce a ottenerne la liberazione.

E qui entra in gioco Perot, proprio ’quel’ Ross Perot che si candiderà alle elezioni presidenziali del 1992 (e con meno successo nel ’96) e incasserà il 19% dei consensi popolari, il miglior risultato di un terzo candidato dai tempi di Theodore Roosevelt, nel 1912. Il magnate texano chiede aiuto alla Casa Bianca, al segretario di Stato, Henry Kissinger, ma la diplomazia non può far nulla, così – per salvare i suoi dipendenti – mette in pratica l’idea, quasi folle, di ricorrere a un commando privato, pagato da lui, per far evadere i due prigionieri e farli tornare sani e salvi in patria insieme agli altri impiegati dell’azienda in Iran. A guidare l’operazione è il colonnello dei Berretti Verdi Arthur ’Bull’ Simons, specializzato in operazioni di salvataggio, assieme a dirigenti dell’Eds con esperienza militare: il piano prevede l’assalto al carcere dove i due americani sono rinchiusi. Ma dopo l’abbandono dell’Iran da parte dello Scià e il rientro in patria dell’ayatollah Khomeini, le sommosse popolari portano il governo a decidere lo spostamento dei prigionieri stranieri in un altro carcere meno accessibile. E la missione viene stravolta. Finché qualcosa accade a Teheran.

Qui mi fermo, per non togliervi il gusto di sapere cosa succede. ma sappiate che Ken Follett non si è inventato nulla e in ’Sulle ali delle aquile’ racconta una storia vera, pur essendo talmente assurda da sembrare una fiction. E’ il primo Follett, quello degli esordi, che sta per diventare la macchina da bestseller che tutti conosciamo. Ma questo libro ha ancora una purezza narrativa esemplare, e potremmo dire che si percepisce l’attività di ricerca e scrittura solitaria dell’autore laddove oggi c’è un team enorme al suo servizio. E’ una bellissima cronaca che si è fatta storia, e non c’è modo di staccarsi dalle sue pagine. Che altro di meglio si può chiedere a un libro?

Ken Follett Sulle ali delle aquileMondadori