Uffizi della discordia. Sangiuliano-Nardella non trovano l’accordo sulla Loggia Isozaki

Il governo ribadisce le proprie perplessità, il sindaco: "Qual è l’alternativa?". E sulla deroga per Schmidt il responsabile del dicastero svicola: "Valuterò"

Firenze, 22 gennaio 2023 - Per le risposte ha chiesto tempo. Mentre per le domande, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano è arrivato alla Galleria degli Uffizi con le idee molto chiare: "Mi chiedete della Loggia Isozaki. Ma io domando a voi: perché in 23 anni, se era così bella, se era così fondamentale, non è stata fatta? Di chi sono le responsabilità amministrative e politiche della mancata realizzazione? Non ho una risposta definitiva perché devo studiare prima di farmi un’opinione".

Il debutto in Toscana da titolare del dicastero che fu di Dario Franceschini, per Sangiuliano è iniziato proprio dalla Galleria degli Uffizi. La prima tappa è stata in via dei Georgofili, per deporre un mazzo di fiori alla stele che ricorda le cinque vittime dell’attentato mafioso: "Nel momento in cui lo Stato ha dimostrato di essere all’altezza di catturare Messina Denaro, era doveroso rendere omaggio alle vittime dei Georgofili per ripensare a quanto accaduto all’epoca e immaginare un punto di svolta per una società nella piena legalità", ha detto Sangiuliano.

Poi l’ideale taglio del nastro per la consegna dei locali delle storiche Poste Reali, finalmente restaurate, destinate a ospitare un ristorante dedicato alla cucina italiana e una pasticceria. Nelle prossime settimane il bando per l’assegnazione. Lo spazio è quello a piano terra del complesso vasariano e i lavori, iniziati nel 2018, facevano parte del terzo stralcio del secondo lotto del mega cantiere dei Nuovi Uffizi, progetto giunto all’80% del suo completamento. L’ultimo tassello è proprio l’intervento sull’uscita del museo. Ma visto che è quasi archiviata la Loggia Isozaki, per la quale erano già stanziati 12 milioni di euro, resta ora da capire che cosa accadrà.

Al riguardo il sindaco Nardella avverte: "Non si può trattare una cosa così importante da un punto di vista giuridico, economico e culturale, proponendo soluzioni superficiali e abbozzate", ha detto il sindaco. "Accettiamo la sfida ma deve essere seria. Il governo ci deve spiegare qual è l’idea alternativa. Ma raccontare di piante e fioriere al posto del progetto Isozaki penso che sia offensivo". Il padrone di casa Eike Schmidt, dopo tante polemiche a distanza, ha ricevuto parole di apprezzamento da parte del ministro per i numeri degli Uffizi, che nel 2022 hanno superato i 4 milioni di visitatori: "Faccio i miei complimenti al direttore Schmidt per il lavoro eccezionale che sta portando avanti". Ma anche sulla sua riconferma, considerato che il secondo mandato di Schmidt scade nel 2023, il ministro non dà risposte. Tutta colpa del fatto che non è italiano? Sangiuliano coglie l’occasione per sgombrare il campo da accuse di ’sovranismo’. E spiega: "Alcuni direttori stranieri dei musei italiani hanno fatto molto bene e l’italianità non è un prerequisito. Trovo però sorprendente che una decina di istituzioni culturali italiane, dagli Uffizi a Pompei, siano nelle mani di stranieri. Quasi a dire che non siamo in grado di esprimere, con le nostre università, anche noi un direttore. Se gli stranieri hanno bene operato, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, possono ben continuare. Gli stranieri vanno benissimo, non voglio nessun sovranismo in questo senso, ma non dobbiamo neanche cadere nel provincialismo opposto, pensando che lo straniero è di per sé stesso meglio di un italiano".

In quanto alla deroga per un terzo mandato di Schmidt e degli altri direttore in scadenza, fra cui Paola D’Agostino del Bargello, la risposta è stata da palla in calcio d’angolo: "Non ho ancora valutato la questione, che prima va vista in termini giuridici". Avanti tutta invece sul progetto degli Uffizi 2, che il presidente della Regione Eugenio Giani chiama Uffizi Toscana. Insieme a Schmidt i due hanno visitato le ville medicee di Careggi dell’Ambrogiana a Montelupo Schmidt: "Nelle mie linee programmatiche - ha concluso il ministro – c’è un chiaro riferimento agli Uffizi 2 e al Mann 2, il museo archeologico di Napoli. Uno perché rappresenta la grande arte del Rinascimento, e l’altro dell’impero greco romano". Le due ville fiorentine dovrebbero diventare una sorta di succursale degli Uffizi per esporre decine e decine di opere attualmente nei depositi.

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