
Uccise la sorella: "È incapace di intendere"
Uccise la sorella Carla, il 19 settembre 2022, al culmine di una discussione nell’appartamento di via Don Minzoni, a Signa. Ieri mattina, Marco Cintelli, idraulico di 46 anni, è stato assolto dal gup, Piergiorgio Ponticelli, perché non imputabile per vizio totale di mente, come accertato da una perizia eseguita dal dottor Massimo Trevisan. Già dal dicembre scorso, Cintelli non si trova in carcere ma in un Rems nell’empolese, dove continuerà a sottostare a una misura di sicurezza e contemporaneamente beneficiare di cure. "Non posso che esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto - dichiara l’avvocato Dario Fiorentino, difensore di Cintelli -. La sentenza ha riconosciuto quell’incapacità di intendere e di voleresulla quale la difesa sin dall’inizio aveva concentrato l’attenzione. Del resto, già in occasione del primo contatto con Marco Cintelli al momento del fermo erano emersi chiari indici del suo disagio mentale. Indici poi confermati dalla perizia psichiatrica e ancora prima dalle preziose valutazioni del consulente tecnico della difesa Massimo Marchi. Devo dire che in questi mesi l’equilibrio psichico del mio assistito è andato sempre più migliorando e confido che, grazie alle cure possa col tempo beneficiare di una attenuazione della misura di sicurezza. Mi sia consentito - conclude il legale - un plauso all’amministratore di sostegno, avv. Alessandro Guidi, che sta dimostrando un impegno ed un senso di umanità che va ben oltre il suo dovere d’ufficio. Basti pensare che spesso accompagna il figlio di Marco a fare visita al padre".