REDAZIONE FIRENZE

Turoldo, poeta ribelle. Il frate profeta del Concilio

La parabola esistenziale di una figura emblematica nel libro di Mario Lancisi

Turoldo, poeta ribelle. Il frate profeta del Concilio

La parabola esistenziale di una figura emblematica nel libro di Mario Lancisi

Con passione e rigore, la parabola esistenziale di una delle personalità più affascinanti della Chiesa del Novecento, padre David Maria Turoldo rivive nell’ultimo libro di Mario Lancisi, giornalista e scrittore per i tipi di TS Edizioni, “David Maria Turoldo. Vita di un poeta ribelle“. Scrive l’autore: "Doverosa avvertenza: non è la biografia di padre Turoldo. Quella che segue è invece la storia di Turoldo e dei “folli di Dio”, che soprattutto sull’asse Milano-Firenze incendiarono la Chiesa dell’onnipotenza di papa Pacelli e la società italiana degli anni del dopoguerra: la ricostruzione, la Costituzione, il 18 aprile, la scomunica del comunismo, la “guerra fredda”. Finché arrivò lui. Giovanni XXIII, il papa della Pacem in terris e del Concilio. E agli esili seguirono gli eremi. Da quello di Turoldo a Sotto il Monte, alle Stinche (Panzano, Greve) di padre Vannucci". Chi era davvero David Maria Turoldo, il frate servita che respirò il soffio del Concilio prima del tempo? "Prete scomodo", "moderno", "di sinistra". Erano alcune etichette che gli venivano affibbiate. Sappiamo che le detestava. Continua l’autore: "In questo libro racconto Turoldo con l’intento di scongiurare il rischio che alla morte di papa Bergoglio segua la normalizzazione di una Chiesa oggi in crisi profonda: chiese e conventi chiusi, mancanza di vocazioni, modesta pratica religiosa, come documenta il sociologo Luca Diotallevi. Questa non è quindi una biografia, ma una storia di sguardi".