
Matteo Marconcini al quale è stato vietato il bagno alla Costoli (Foto Gianluca Moggi/ NewPressPhoto)
Firenze, 22 agosto 2025 – “Mi hanno vietato di fare il bagno: lo ritengo inaccettabile, perché le regole sono chiare. Se sono con un accompagnatore non può essermi vietato un diritto”. Si sfoga così Matteo Marconcini, un giovane con disabilità, dopo una mattinata per lui da dimenticare alla piscina Costoli del Campo di Marte. Per il ragazzo “la decisione della bagnina di impedirmi di entrare in acqua è stata una mancanza di rispetto, oltre che la dimostrazione che del fatto che qualcuno non conosce le regole”.
Il racconto: “Stamani sono andato come al mio solito in piscina per svagarmi – attacca Matteo – Ero come sempre con il mio educatore. Ho visto che la vasca piccola era piena di gente e allora mi sono spostato verso quella più grande. Mentre stavo per accingermi a entrare in acqua una bagnina mia ha fermato dicendomi che non potevo fare il bagno. Le ho chiesto il motivo e mi è stato detto che in quella vasca non potevo entrare altrimenti se mi fosse accaduto qualcosa avrebbe dovuto soccorrermi. Al che le ho fatto presente che, in presenza di un accompagnatore, il regolamento parla chiaro: io posso entrare. Ma non ha voluto sentire ragioni... Ecco, io credo che serva più rispetto per le persone disabili. Lo dico per altri ragazzi che potrebbero trovarsi nella stessa situazione”.
“Quel che è successo è molto grave – attacca Alberto Locchi, capogruppo Forza Italia in Palazzo Vecchio e Maria Grazia Interno’ coordinatrice cittadina del partito – Più che altro è grave che un bagnino non sia informato del regolamento vigente e, più che altro, delle conseguenze psicologiche che può avere un portatore di disabilità nel vedersi vietato senza motivo, un momento di svago. Chiedo all’assessora Perini che scriva un’informativa”.
Puntuale la risposta di Letizia Perini, responsabile dello sport di Palazzo Vecchio: “La direzione della Costoli prima della stagione incontra sempre tutte le associazioni per spiegare le regole. Nella piscina ricreativa non ci sono difficoltà a fare il bagno. In quella più grande possono esserci dei rischi e credo che l’operatrice abbia senz’altro agito correttamente valutando possibili rischi per il ragazzo”.