Traguardo depurazione: in Arno solo acqua pulita

Nel 2002 veniva trattato il 10 per cento degli scarichi, ora siamo al 99. Lorenzo Perra: "Reimmettiamo due metri cubi al secondo"

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Raggiunto, finalmente, il traguardo della piena depurazione delle acque. Firenze esce dalla procedura di infrazione dell’Unione europea. Tutta l’area fiorentina è depurata. Dopo quarant’anni di lavori e centinaia di milioni di euro di investimenti pagati per almeno due terzi dai cittadini. Ieri nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio è stata presentata la conclusione dei lavori inerenti la fognatura e appunto la depurazione della Città metropolitana. Si è concluso un percorso costruito sulla lungimiranza da chi, fino dalla metà degli anni ‘80, ha creduto in un orizzonte più ’green’. Investimenti, lavoro ed impegno che consente oggi agli 8 Comuni dell’area fiorentina di uscire dalla procedura d’infrazione europea (20142059) e di puntare ad un futuro dove urbanizzazione e tutela ambientale possano convivere.

Due numeri rappresentano il risultato raggiunto: nel 2002, con l’arrivo di Publiacqua, la popolazione dell’area fiorentina servita da depurazione ammontava a circa il 10%; oggi la popolazione della medesima area servita da depurazione ammonta ad oltre il 99%. E per dirla con Nardella "Oggi nemmeno uno sciacquone finisce più in Arno". Ieri con il sindaco di Firenze e dell’area metropolitana c’erano l’assessora all’ambiente Monia Monni, Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana e per Publiacqua il presidente Lorenzo Perra e l’amministratore delegato Paolo Saccani. "Una giornata storica – ha detto l’assessora Monia Monni – con quest’opera andiamo a depurare le acque di 600mila abitanti equivalenti, e San Colombano diventa l’opera di economia circolare più importante per dimensioni, per virtuosità dei processi e per gli effetti ecologici fondamentali che ha in un’area densamente abitata come quella fiorentina. E’ un grande intervento - ha proseguito Monia Monni- , e come per tutte le grandi strutture ci sono voluti molti anni e qualche battaglia per realizzarla".

"Presentiamo il frutto di un lavoro di decenni – ha detto il sindaco Dario Nardella – aprendo i lavori – che ci ha portato fin qui con un investimento di quasi 300 milioni di euro. Questi investimenti sono la dimostrazione di come il mix di contributi pubblici, italiani ed europei, e le tariffe pagate dai cittadini, se ben usati, possono portare dei benefici di lungo periodo. Gli investimenti fatti sono un lavoro straordinario che fa bene all’ambiente e fanno di Publiacqua una delle migliori società a livello nazionale". Per quanto riguarda le procedure d’infrazione Publiacqua dal 2019 al 2021 ha investito 52 milioni di euro e l’obiettivo è uscire da tutte le procedure nel 2022. Questi investimenti hanno consentito l’eliminazione di 152 scarichi in ambiente e l’uscita dalla procedura d’infrazione di 11 agglomerati urbani. Al primo semestre 2022 risultano sanati 16 agglomerati urbani. Nel 2022 sono stati investiti a questo fine 18 milioni di euro.

"Abbiamo eliminato – ha spiegato il presidente Lorenzo Perra – tutti gli scarichi diretti nei campi, nei piccoli corsi d’acqua e nei fiumi, che portiamo invece a depurazione nell’impianto di San Colombano per poi reimmetterli nell’Arno. Mettiamo due metri cubi al secondo, quando nell’Arno l’acqua scorre all’altezza degli Uffizi alla velocità di quattro metri cubi al secondo, quindi la quantità d’acqua pulita è tale da consentire poi di alimentare il corso dell’Arno e di tenere viva la fauna ittica".

Pa.Fi.

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