Firenze, 9 dicembre 2022 - Manutenzione Enel con sorpresa macabra ieri pomeriggio sulla Vecchia Bolognese, quasi alla congiunzione con la Nuova, salendo da Le Piastre. Due addetti impegnati in lavori a una centralina hanno ritrovato un teschio tra una strada sterrata e un campo di ulivi, vicino a un traliccio. Intervento della Polizia, Volanti sul posto insieme ai colleghi della Scientifica. Sorpresa nella sorpresa, non è stato ritrovato il resto dello scheletro, nonostante alcuni scavi. Testa di donna? Di uomo? Lo accerterà il medico legale: uno specifico esame osseo stabilirà anche a quale epoca risalga quella parte di corpo. E da quanto tempo presumibilmente si trovava in quel luogo. Secondo un primo esame, il teschio sarebbe molto risalente nel tempo. Non sarà facile stabilire a chi appartenesse. Pochi o punti gli spunti per una ricerca, partendo forse – ammesso che i tempi più o meno coincidano – da qualche denuncia di persona scomparsa in zona magari dopo essersi perduta.
Non è da escludere a priori anche l’eventuale trafugamento di ossa dal cimitero, poi in parte gettate. Comunque sono stati acquisiti anche i dati anagrafici di alcuni dei residenti in zona.
Suggestione – Via Bolognese è stata spesso negli anni teatro di ritrovamenti anche assai più macabri di questo. Nel marzo ’86 una valigia buttata in un dirupo con all’interno resti di un cadavere fatto a pezzi: era in una discarica che divide la Bolognese dalla Faentina. Testa e avambracci erano fuori dalla valigia.
Nel marzo ’84 in via della Concezione, traversa sulla Bolognaese, venne ritrovata Gabriella Caltabellotta, stessa zona dove anni sempre a marzo, ma del ’72, fu scoperto il corpo di Miriam Ana Escobar, 19enne salvadoregna. Suggestioni di una Firenze noir che negli anni ne ha ’relagate’ fin troppe...
g.sp.