LISA CIARDI
Cronaca

Terzo settore e impresa sociale: "Claudia Fiaschi, donna di dialogo"

Il ricordo dell’economista Zamagni: "Il suo impegno meritava un riconoscimento maggiore che spero ci sarà"

Terzo settore e impresa sociale: "Claudia Fiaschi, donna di dialogo"

Una vita dedicata al terzo settore, al mondo del volontariato e dell’impresa sociale. È quella di Claudia Fiaschi, fiorentina, classe 1965, presidente di Confcooperative Toscana e vicepresidente nazionale di Confcooperative, scomparsa ieri dopo una breve malattia. Cooperatrice sociale fin da giovanissima, due figli, nel 1987 ha fondato la Coop L’Abbaino, è stata presidente del Consorzio nazionale Cgm, la più grande rete di coop sociali italiana, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, membro del Cda di Etica sgr del Gruppo Banca popolare etica, vicepresidente del Consorzio Pan e membro di molti osservatori e comitati scientifici. Dal 2022 guidava il Co&So. A ricordarla Stefano Zamagni, economista, ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore, che ha curato anche la prefazione del suo ultimo libro, Terzo – Le energie delle rivoluzioni civili (Corriere della Sera).

Qual è stato il suo rapporto con Claudia Fiaschi?

"Un’amicizia di lunga data. L’avevo conosciuta ai tempi dell’Agenzia nazionale per il terzo settore di cui sono stato l’ultimo presidente; ci siamo poi sentiti a lungo per la riforma del terzo settore che si è concretizzata nella legge del 2017. La notizia della sua salita in cielo mi ha colto di sorpresa, non mi aspettavo un decorso così rapido, pur sapendo dei suoi problemi di salute. La chiamavo ogni due giorni proprio perché fra noi c’era grande simpatia. L’avevo sentita l’ultima volta sabato".

Quale ruolo ha avuto per il terzo settore?

"Quando venne eletta portavoce del Forum si trovò a presiedere una realtà in cui erano sorte forti divergenze. Ogni soggetto credeva che la futura legge dovesse favorire il proprio ambito: il rischio era che, davanti a tanti contrasti, la politica si fermasse e non si arrivasse a niente di concreto. Claudia riuscì a far dialogare le diverse anime del Forum, portando tutti verso una sintesi".

Volontariato, ma anche universo economico quindi?

"Esattamente, il terzo settore comprende realtà molto diverse: le cooperative e le imprese sociali, a tutti gli effetti pezzi di economia, ma anche le associazioni di volontariato e quelle di promozione sociale che hanno finalità diverse. Infine le fondazioni e le Ong. Il grande merito di Claudia, che conosceva tutti questi mondi, è stato quello di farli convergere su alcuni punti comuni".

Un ricordo particolare?

"Ne ho molti, ma i tratti che hanno sempre caratterizzato Claudia sono stati la finezza d’animo e l’intelligenza. Spesso, soprattutto in un Paese come il nostro, quando una donna mostra carattere non ha vita facile: credo che sia stato anche il suo caso e che meritasse un riconoscimento maggiore. Spero che nel trigesimo della morte ne venga ricordato l’impegno, ma anche il grande contributo scientifico".

I funerali si terranno domani a Firenze (ore 15, Pieve di Santo Stefano in Pane, via delle Panche).